Prato
Prato, la parrocchia di Santa Maria delle Carceri in festa tra nuove proposte e rinnovate tradizioni
Anche quest’anno la parrocchia di Santa Maria delle Carceri si appresta a ricordare e celebrare l’anniversario del miracolo all’origine della costruzione della basilica con un programma che si divide tra appuntamenti tradizionali e nuove proposte.
Giovedì 6 luglio, dopo la messa solenne delle ore 19 presieduta dal vescovo Giovanni nel giorno della solennità di Santa Maria delle Carceri, il parroco mons. Carlo Stancari presenterà ufficialmente il progetto per la realizzazione di Casa Edoardo. Si tratta di uno spazio di ascolto e incontro, pensato per l’accompagnamento e l’orientamento degli adolescenti. L’idea è quella di creare una agenzia formativa che possa sostenere ragazzi e ragazze nel completamento degli studi, ma anche nel fornire strumenti utili a specializzarsi a livello lavorativo. Casa Edoardo nascerà negli ex ambienti Cisl in via Pallacorda. «Daremo conto dell’iniziativa e anche dei primi contributi che ci sono arrivati per la realizzazione di questo progetto, al quale teniamo molto», spiega mons. Stancari.
In piazza ci sarà anche il bus a due piani modello inglese con servizio bar all’interno, uno strumento di proprietà della Fondazione Opera Santa Rita messo a disposizione per svolgere attività educative, in particolare nel coinvolgimento dei giovani. Il mezzo, chiamato simpaticamente i’Busse, è stato restaurato dalla carrozzeria specializzata Fr di Mantova, e sarà inaugurato alla presenza del vescovo Giovanni Nerbini.
Torniamo al programma della festa. Domani, mercoledì 5 luglio, alle ore 11 messa in cripta con omelia mariana, dalle 19 alle 20 adorazione in basilica. Sempre domani, alle 17,30 rosario, alle 18 primi vespri e alle 18,30 messa. Giovedì 6 luglio – festa delle Carceri – messe alle 7, 8, 9, 10 e 11; alle 12 angelus e atto di affidamento a Maria. Alle 18 rosario, vespri e alle 19 messa solenne presieduta dal vescovo Giovanni Nerbini. Al termine, rinfresco offerto in piazza. Al termine di ogni messa ci sarà la benedizione con le nappe che hanno asciugato le lacrime della Madonna.
La storia degli eventi prodigiosi. Il 6 luglio 1484, un bambino, Jacopino Belcari, vide staccarsi dal muro del vecchio carcere ormai abbandonato delle Stinche, la figura di Maria Vergine, sul cui volto apparvero lacrime e sudore, e in terra vide posare il bambino Gesù. Quello fu il primo di una serie di eventi prodigiosi che si verificarono attorno all’immagine della Madonna con il Bambino. Il miracolo fu anche all’origine della costruzione della basilica di Santa Maria delle Carceri, un vero e proprio capolavoro del Rinascimento, unica chiesa voluta da Lorenzo il Magnifico, che ne curò personalmente il progetto, affidandone la realizzazione all’architetto Giuliano Da Sangallo.
L’altra novità accennata all’inizio riguarda il «ministero dell’intercessione», la parrocchia propone ai fedeli di dedicare almeno un’ora la settimana alla preghiera personale secondo le intenzioni del Papa e del Vescovo, ma anche a speciali richieste urgenti. Le comunicazioni arriveranno via whatsapp ai partecipanti a questo servizio di «unità spirituale intorno alla preghiera».