Toscana
Prato, la parrocchia della Castellina chiede il risarcimento danni a don Spagnesi per i soldi indebitamente sottratti
La parrocchia dell’Annunciazione alla Castellina ha chiesto un risarcimento danni dell’ex parroco don Francesco Spagnesi. Su richiesta del Consiglio per gli affari economici dell’Annunciazione, il nuovo e attuale parroco don Serafino Romeo si è attivato per recuperare in sede giudiziale le somme sottratte indebitamente dalle casse della parrocchia. Prima di intentare la causa è stata percorsa la strada di una conciliazione con don Spagnesi, ma la proposta dell’ex parroco è stata ritenuta inaccettabile e lontana dalle somme dovute. L’ammanco stimato dal conto corrente parrocchiale è di 128mila euro, prelevati dal sacerdote in poco più di un anno e utilizzati per l’acquisto di droga gbl, come ha ammesso lo stesso don Spagnesi.L’ex parroco della Castellina aveva patteggiato una pena di tre anni e otto mesi per i reati di spaccio e traffico di droga, truffa ai danni dei fedeli e appropriazione indebita dei soldi contenuti nei conti parrocchiali.
Dal punto di vista canonico è in corso un procedimento attivato dalla Diocesi di Prato nei confronti di don Francesco Spagnesi. L’ex parroco della Castellina è ancora sacerdote – il vescovo Giovanni Nerbini lo ha inibito dal celebrare messa e dall’amministrare i sacramenti – ed è in attesa di una decisione da parte della Congregazione per il clero della Santa Sede. La pena massima è la riduzione allo stato laicale.