Prato
Prato, inizia a prendere vita il grande parco verde e blu di Villa del Palco
Affidati i lavori a Vannucci piante, vincitrice del bando di concorso per la parte a verde. La diocesi di Prato: «Sarà un luogo aperto a tutti»
Il grande parco verde e blu di Villa del Palco sta iniziando a prendere vita per diventare un luogo di benessere e spiritualità aperto alla città di Prato. I lavori procedono a ritmi serrati e nel mese di gennaio sono cominciati gli interventi al giardino storico all’italiana, il cuore di questo progetto finanziato con due milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
L’intervento alla parte verde è curato da Vannucci Piante, azienda leader nel settore delle piante ornamentali, vincitrice del bando di concorso lanciato dalla Diocesi di Prato, proprietaria del grande complesso. L’iniziativa è stata pensata e promossa dai Ricostruttori nella Preghiera, la comunità che da otto anni gestisce Villa del Palco.
Per capire il senso del progetto basta leggerne il titolo, «Benessere e spiritualità», e il sottotitolo: «La cura del verde, il verde che cura». La valorizzazione della biodiversità e l’accoglienza di ospiti e visitatori sono le parole d’ordine del grande parco, «pensato per essere un luogo aperto a tutti, nel quale l’uomo e il mondo della natura sono considerati un insieme non separato», spiega padre Matteo Pedrini dei Ricostruttori nella Preghiera.
«Questo progetto non è solo il restauro di una preziosa testimonianza storico artistica della città di Prato – afferma padre Guidalberto Bormolini della comunità dei Ricostruttori – ma è la volontà di restituire a Villa del Palco la sua vocazione. Studi scientifici lo dimostrano: l’immersione nel verde è trasformativa. Proporre alla cittadinanza questo meraviglioso giardino significa vivere una esperienza simile a quella di San Francesco nel suo Cantico delle Creature: attraversare gli elementi naturali e seguire una via tracciata dal Creatore affinché potessimo incontrarlo».
Il vicario generale della Diocesi di Prato monsignor Daniele Scaccini sottolinea come «il Pnrr abbia dato l’opportunità di valorizzare un ambiente in modo da poterlo aprire alla città. Prato e i pratesi potranno riappropriarsi di un luogo che ha sempre avuto come vocazione originaria l’accoglienza e la vita spirituale».
Il grande parco sarà accessibile a tutti attraverso un percorso ciclo pedonale costeggiato da alberi da frutto. Il piano prevede la piantumazione di moltissime varietà vegetali, non solo a scopo ornamentale, ma anche terapeutico e officinale. Ci saranno spazi dedicati alle attività motorie e alla convivialità e non mancheranno zone riservate al rilassamento e alla meditazione. «Grazie a questo intervento nascerà un ecosistema capace di ospitare animali e insetti – afferma l’agronomo Renato Ferretti – saranno messe a dimora 800 piante officinali, 48 alberi da frutto come fichi, noci e ciliegi, pianteremo nuovi ulivi e faremo tornare a nuova vita il giardino all’italiana con siepi di bosso». Come detto la risistemazione del giardino storico è l’elemento principale del progetto: si tratta di un luogo conosciuto e amato da generazioni di pratesi che hanno frequentato la Villa del Palco per incontri e ritiri spirituali. «Purtroppo non è stato possibile recuperare le vecchie piante – dice Enzo Gramigni di Vannucci Piante – stiamo procedendo alla sostituzione del bosso e poi metteremo a dimora le rose, cercando di riprodurre tutto com’era».
Non mancherà la produzione di ortaggi attraverso la realizzazione di un orto bioattivo, aperto alle attività didattiche in collaborazione con le scuole.
Il progetto inoltre si inserisce nel piano di Forestazione Urbana della città e nel parco fluviale (Riversibility), che prevede la presenza, lungo il Bisenzio, di isole naturali all’interno dei quartieri e delle zone abitate. Il nuovo giardino del Palco sarà una di queste.
La cosiddetta parte blu del progetto riguarda l’antico sistema idraulico di Villa del Palco, composto da vasche a cascata originato dalla vicina sorgente Procula. Gli interventi prevedono la risistemazione di una grande vasca per la creazione di un biolago con funzioni di fitodepurazione, con inserimento e allevamento di specie ittiche e varietà vegetali. Intorno nasceranno strutture per la sosta e la meditazione.
Il grande parco copre due ettari di territorio. Il costo degli interventi per il verde ammonta a 260mila euro sul totale di due milioni di euro assegnati al progetto complessivo. Secondo il crono programma imposto dal Pnrr i lavori dovranno concludersi entro il 30 giugno 2024.
La parte edile – il nuovo ingresso e il nuovo vialetto di ingresso di 600 metri e il restauro di 2300 metri quadri di muri a secco – è affidata all’impresa Lo Conte Edile Costruzioni. Il direttore dei lavori è l’architetto Franco Bertazzini, il responsabile unico del procedimento è Paolo Nistri. Nel gruppo di lavoro che ha ispirato e costruito il progetto fanno parte anche Grazia Francescato, nota ambientalista e scrittrice, e il presidente di Legambiente Prato Giacomo Agabio.