È stato inaugurato questa mattina a Prato l’Emporio Caritas (Prato, «Emporio Caritas», la solidarietà spesa bene), il primo «supermercato della solidarietà» della Toscana, il secondo in Italia dopo Roma. A tagliare il nastro sono state le cinque donne rappresentanti i soggetti che hanno dato vita al progetto: il direttore della Caritas diocesana Idalia Venco, l’assessore ai servizi sociali del Comune Maria Luigia Stancari, la sua collega della Provincia Irene Gorelli, la consigliera della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato Silvia Bocci, e la presidente della sezione soci pratese di Unicoop Firenze Fiorella Astori. Hanno partecipato alla cerimonia il Vescovo di Prato mons. Gastone Simoni, il sindaco di Prato Marco Romagnoli, il presidente della Provincia di Prato Massimo Logli e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato Roberto Cenni. Da lunedì 16 giugno lo speciale negozio di via Cairoli 60 62 aprirà i battenti per il rilascio delle tessere elettroniche, che danno la possibilità di accedere al servizio a persone e famiglie che vivono situazioni di momentaneo disagio economico. Venerdì 20 l’Emporio sarà, dopo l’iniziale rodaggio, definitivamente operativo. I primi a fare simbolicamente la spesa sono stati i rappresentanti degli enti promotori e i giornalisti convenuti, che hanno così sperimentato il meccanismo che presiede al funzionamento. All’interno l’Emporio si presenta come un vero supermercato, con scaffali e frigoriferi; dalla pasta all’olio extravergine di oliva, dai detersivi alla schiuma da barba, la scelta è molto ampia. La merce però viene distribuita gratuitamente in base al credito di spesa a punti precedentemente caricato sulla tessera elettronica. Famiglie e singoli, che versano in situazioni momentanee di difficoltà economica, potranno essere accreditati rivolgendosi ai Servizi sociali del Comune, ai centri di ascolto della Caritas, sia diocesani che parrocchiali, della San Vincenzo o al Centro di Aiuto alla Vita: questi soggetti hanno dato vita ad un gruppo di monitoraggio, che seguirà le famiglie ammesse nell’ambito di un progetto di uscita dall’emergenza. Soddisfazione per questo progetto-pilota a livello nazionale è stata espressa da tutti i promotori. Il Vescovo mons. Simoni ha richiamato il brano evangelico delle opere di Misericordia Gesù che dice «Avevo fame e mi avete dato da mangiare» – per sottolineare come questa iniziativa «rappresenti una creativa concretizzazione del comandamento evangelico dell’amore». Il sindaco Marco Romagnoli e il presidente della Provincia Massimo Logli hanno sottolineato il valore di giustizia sociale che l’Emporio contribuisce a realizzare per le persone che vi accederanno. «In fondo ha detto Romagnoli è questo il senso dell’art. 3 della Costituzione, che riconosce uguali diritti per tutti e che promuove la rimozione degli ostacoli che ne limitano l’esercizio». Logli, dal canto suo, ha affermato come l’Emporio rappresenti «una risposta concreta alla crisi che coinvolge pure famiglie un tempo serene anche da un punto di vista economico». Per Roberto Cenni «la scommessa, impegnativa, inizia adesso: un supermercato speciale, ma effettivo che va continuamente rifornito di merci». Alla conferenza stampa ha preso parte anche Luciano Rossetti, direttore della divisione consumatori e soci di Unicoop Firenze, azienda che ha fornito competenze e supporto logistico e informatico. Rossetti ha richiamato il valore dell’utilizzo, su cui da tempo anche Unicoop è impegnata, dei prodotti perfettamente integri ma vicini alla scadenza o non vendibili per difetti di confezionamento. L’Emporio Caritas sarà aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 11,30 alle 17,30. A gestirlo saranno un operatore e alcuni volontari dell’associazione «Cieli aperti» della parrocchia di S. Maria del Soccorso. (cs)