Vita Chiesa

PRATO, FESTA PER I 50 ANNI DI EPISCOPATO DI FIORDELLI, PRIMO VESCOVO RESIDENZIALE

Doppie «nozze d’oro» per la Chiesa di Prato. Domani, mercoledì 22 settembre, la Diocesi è in festa per i cinquant’anni dell’arrivo del primo Vescovo residenziale e dell’episcopato di mons. Pietro Fiordelli. Fu mezzo secolo fa, infatti, nel 1954, che si compì il lungo e travagliato cammino di autonomia della Chiesa pratese, con la separazione dalla Diocesi di Pistoia, cui era unita «nella persona del Vescovo» da 301 anni, e con l’ingresso del primo Pastore «tutto pratese». Per questo «storico» servizio Papa Pio XII scelse un giovane sacerdote di Città di Castello (Perugia), don Pietro Fiordelli, molto apprezzato per il suo energico impegno pastorale. Era, a soli 38 anni, il più giovane vescovo d’Italia. Il 3 ottobre veniva consacrato e, il 17 di quello stesso mese, faceva ingresso in Diocesi.

Così, in anticipo di qualche giorno sulle date anniversarie, la Chiesa invita tutti i pratesi «ad un grande rendimento di grazie» in cattedrale. L’appuntamento è con una messa solenne che si tiene domani sera, alle ore 21,15. Il rito sarà presieduto dal cardinale Ennio Antonelli, arcivescovo di Firenze. Con Antonelli – umbro, tra l’altro, come mons. Fiordelli – concelebreranno mons. Gastone Simoni, che farà gli onori di casa, e tutti i vescovi della Toscana, invitati per l’occasione dalla Diocesi. A portare il saluto della Conferenza Episcopale italiana sarà mons. Sergio Goretti, vescovo di Assisi, giovane collaboratore di Fiordelli a Città di Castello. Goretti fu il segretario dei giorni del trasferimento a Prato e conserva un ricordo vivido della grande accoglienza dei pratesi. Uno schermo gigante, posto in piazza Duomo, garantirà anche a coloro che non trovassero posto all’interno della cattedrale, la possibilità di seguire la celebrazione. Per chi non potrà muoversi da casa, Tv Prato trasmette in diretta tutto il rito.

Tutti sperano che possa prendervi parte anche il festeggiato: mons. Fiordelli, infatti, 88 anni, malato da tempo, è stato da pochi giorni dimesso dall’ospedale, dove era stato ricoverato alla fine di agosto in seguito ad uno scompenso cardiaco. La sua eventuale assenza sarà per i pratesi però un motivo ulteriore per stringersi idealmente intorno a lui, che ha guidato la diocesi per ben 37 anni. «Poche persone – ha di recente affermato il suo successore mons. Gastone Simoni – hanno inciso nella società pratese come mons. Fiordelli». Il suo è un episcopato dai molti primati e la sua figura fa parte dell’immaginario collettivo e personale dell’intera città. Tra l’altro, sono rarissimi i casi di Vescovi che tagliano il traguardo dei cinquant’anni di episcopato.

La festa si inserisce, quale evento culminante, nelle celebrazioni del 350° dell’istituzione della Diocesi pratese, inziate lo scorso anno per concludersi nella prossima festa patronale di S. Stefano. Intanto, il 16 ottobre prossimo, è in programma un pellegrinaggio diocesano a Roma, «alle radici della fede».