È un’opera segno che da quindici anni rappresenta un servizio importante per tutti coloro che hanno bisogno di un concreto sostegno per ricominciare. È Casa Betania, la struttura della Caritas diocesana di Prato che offre accoglienza temporanea a uomini italiani e stranieri regolari che versano in gravi difficoltà economiche e di tipo sociale.Nel corso degli anni la casa, che si trova in via pistoiese, 247, si è ingrandita e ammodernata e questa mattina sono stati inaugurati gli ultimi interventi di ristrutturazione, compiuti per rendere più funzionale e accogliente l’immobile. Tra le novità c’è un’ampia e attrezzata cucina e la risistemazione delle camere, adesso molto più luminose grazie a nuove e grandi finestre.Gli interventi, che hanno avuto un costo complessivo di 155 mila euro, sono stati realizzati grazie al contributo della Provincia di Prato (con 53 mila euro) e alla generosità di alcuni privati. Alla festa di presentazione dei lavori, insieme alla direttrice della Caritas Idalia Venco, erano presenti il presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri, l’assessore comunale all’Integrazione Giorgio Silli e il Vescovo di Prato Gastone Simoni.«Casa Betania ha detto mons. Simoni nell’atto di benedire le nuove stanze ribadisce l’impegno della Chiesa di Prato per gli ultimi». Il presidente Gestri ha sottolineato come la struttura «Sia un segno di speranza anche per la sua collocazione, perché posta in una zona, quella di via Pistoiese, dove c’è bisogno di gesti concreti di accoglienza e integrazione». L’assessore Silli ha ribadito la collaborazione del Comune nei confronti di questo tipo di iniziative volte alla solidarietà e a far fronte ai bisogni del territorio.L’inaugurazione inoltre è avvenuta in un momento particolare, all’interno dei festeggiamenti pratesi di «Zero poverty», le iniziative legate all’anno europeo per la lotta alle povertà e all’esclusione sociale.Casa BetaniaNata nel settembre 1995, Casa Betania inizialmente era stata pensata per dare un alloggio a tutti quegli uomini immigrati che arrivavano a Prato in cerca di lavoro. In quegli anni erano tante le persone straniere, sole, che avevano bisogno di accoglienza. Poi col passare del tempo le necessità di aiuto hanno cominciato ad interessare anche molti italiani, così, già da alcuni anni, il servizio è aperto a tutti coloro, seguiti dalla Caritas e dai Servizi sociali del Comune, che hanno bisogno di un sostegno per ripartire nel lavoro ma più in generale nella vita di tutti i giorni. La loro permanenza nella struttura è temporanea e varia a seconda dei bisogni di ciascun ospite. Le persone che soggiornano a Casa Betania sono aiutate grazie a progetti personali e diversificati, pensati per favorirne l’inserimento sociale e lavorativo.In tutto l’edificio di via Pistoiese può ospitare fino a 16 persone. Oltre a questo tipo di servizio la Casa fornisce assistenza a malati e minori stranieri. Nel primo caso, grazie ad una stanza attrezzata con strumenti di tipo sanitario possono essere accolti due degenti. Il servizio è pensato per tutti coloro che, lasciato l’ospedale dopo un ricovero, hanno bisogno di un periodo di convalescenza e non hanno un posto che li accolga e li segua. L’altro servizio riguarda i minori immigrati, sopra i 16 anni, che non hanno una famiglia.A Casa Betania lavorano quattro operatori Caritas e tanti volontari che con il loro impegno rendono accogliente e familiare l’ambiente ospitante.