Prato

Prato: caro bollette, l’impegno di Insieme per la Famiglia della diocesi

Nel 2024 erogati 111mila euro di aiuti a 229 richieste di sostegno economico per pagare utenze, affitti, mutui e spese mediche

Il nuovo anno sta portando con sé bollette sempre più pesanti. Se ne stanno accorgendo tutti coloro che in questi giorni hanno ricevuto la richiesta del pagamento delle utenze per i mesi di dicembre 2024 e gennaio 2025. Le associazioni dei consumatori hanno stimato un aumento di oltre il 20 per cento in più rispetto allo scorso anno per le forniture di gas e luce.

Una conferma di questa situazione – e della conseguente difficoltà di tante persone a far fronte alle spese domestiche – arriva dall’associazione Insieme per la Famiglia, istituita dalla Diocesi di Prato per sostenere i nuclei familiari nel momento del bisogno, non solo con aiuti economici, ma anche con percorsi di accompagnamento mirati. Nel novembre 2022 fu lanciata la campagna «Bolletta sospesa» con l’invito del vescovo Giovanni Nerbini rivolto alla città a donare un contributo per aiutare i meno fortunati a pagare le utenze, che in quel momento erano fortemente aumentate. L’iniziativa era inserita all’interno del fondo del Buon Samaritano, creato durante la pandemia, sempre dall’associazione Insieme per la Famiglia e dalla Caritas diocesana, per aiutare coloro che avevano perso il lavoro a causa delle restrizioni da Covid.

Alcuni numeri. Nel 2024 gli operatori di Insieme per la Famiglia hanno risposto a più di trecento richieste di colloqui, compiendo poi 229 interventi di sostegno economico. Nel corso dell’anno passato sono stati erogati 111mila euro. L’anno precedente, il 2023, l’associazione aveva pagato bollette e sostenuto spese familiari per 179mila euro. Il 2025 si è aperto con molte richieste di appuntamento, più di due a settimana, e i volontari dell’associazione si dicono sicuri che nei prossimi giorni saranno ancora di più. «Ogni settimana evadiamo richieste dai 7mila ai 10mila euro – dice Idalia Venco, presidente di Insieme per la Famiglia, per venti anni direttrice della Caritas diocesana – e in gran parte si tratta di persone non conosciute, non sono povertà croniche, ma interventi richiesti da famiglie dove un coniuge ha perso il lavoro o ci sono bambini o parenti da curare e gli stipendi non bastano a coprire tutte le spese».

Il servizio di orientamento. Noi non siamo semplicemente dei bancomat attivabili in caso di bisogno – precisa Idalia Venco – fondamentale è anche l’ascolto, la comprensione delle situazioni e l’aiuto nel trovare il contratto adatto alla propria situazione familiare». Negli ultimi tempi infatti è capitato spesso che molte famiglie si trovassero a pagare importi molti alti per le proprie utenze a causa di contratti decisamente sconvenienti. «Posso affermare che gli stranieri pagano molto di più degli italiani – dice Giovanni Pieraccini, volontario dell’associazione – e non è un caso. A causa delle difficoltà legate alla lingua sono oggetto di molte scorrettezze».

Chi si presenta per chiedere aiuto sono in egual misura italiani e stranieri, famiglie con bambini e persone anziane senza una rete parentale che possa sostenerli. Le richieste riguardano il pagamento delle utenze, ma anche il mutuo, l’affitto, spese mediche (sempre più costose) oppure per il cambiamento della caldaia. Le persone vengono indirizzate in via Giovanni di Gherardo 16, sede dell’associazione, dai centri d’ascolto Caritas, dalle conferenze della San Vincenzo e molti dai servizi sociali del Comune di Prato. Ricordiamo che Insieme per la Famiglia non consegna direttamente il denaro ai richiedenti, ma paga le bollette al posto di chi non può permetterselo.

L’accoglimento delle domande è concesso da una apposita commissione tecnica che si riunisce ogni settimana, in modo da dare risposte tempestive. Chi fa richiesta poi deve presentare adeguata documentazione che attesti la propria situazione economica e il relativo bisogno.

Il fondo del Buon Samaritano – e dunque la campagna Bolletta sospesa – è alimentato dalla Diocesi, dai fondi dell’8 per mille alla Chiesa cattolica, ma soprattutto dalla generosità dei pratesi. «Abbiamo ricevuto parte di una eredità e siamo molto grati per questo grande gesto – commenta Idalia Venco – poi ci sono aziende che donano e benefattori privati. Ma ci sosteniamo anche con eventi di beneficenza».

Come chiedere aiuto, come donare. L’associazione Insieme per la Famiglia riceve il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 in via Di Gherardo, 16, su appuntamento. Questo il numero da contattare: 350-1110527.

Chiunque può sostenere la campagna Bolletta sospesa con una donazione, detraibile poi ai fini fiscali. Il versamento può essere fatto all’iban IT81Y0503421565000000001079 Banco Bpm.