Vita Chiesa
PRATO, AL VIA LE CELEBRAZIONI PER IL 350° DELLA DIOCESI E DEL TITOLO DI CITTA’
Il cammino della Diocesi si sarebbe però compiuto soltanto nel 1954, con la nomina e l’arrivo del primo vescovo residenziale, nella persona di mons. Pietro Fiordelli. A lui, malato da tempo, la folla ha tributato un lungo e riconoscente applauso.
L’augurio di mons. Simoni è che questa duplice ricorrenza sia l’occasione per tutti i pratesi, particolarmente per quelli che vengono da lontano, per scoprire o riscoprire la propria storia: «Non si può andare verso il futuro né camminare nel presente senza conoscere il passato».
Ma la Diocesi ha spiegato il Vescovo è impegnata in questo anno giubilare anche in un rinnovato impegno missionario e di solidarietà. Mons. Simoni ha annunciato che presto verrà precisata una iniziativa di carità finalizzata al sostegno delle famiglie in uno dei problemi più gravi: la mancanza della casa. «Non ci possiamo rassegnare, soprattutto in una città benestante come Prato, a che ci siano famiglie che non sono in grado di pagare l’affitto o di trovare una alloggio».
Per il Vescovo, però, il 350° della Chiesa locale avrà senso davvero se tutti i pratesi, quelli che si sentono cattolici e quelli che invece si ritengono dubbiosi o miscredenti, si porranno l’interrogativo più importante: «Ci interessa davvero Dio? Ci interessa il Vangelo di Cristo?». Con questa domanda, lasciata alla folla, il Vescovo ha impartito con il S. Cingolo mariano la benedizione sulla città e sulla Chiesa di Prato.