Vita Chiesa

PRATO, AL VIA LE CELEBRAZIONI PER IL 350° DELLA DIOCESI E DEL TITOLO DI CITTA’

I riti dell’8 settembre hanno segnato l’inizio ufficiale delle celebrazioni per il 350° dell’istituzione della Diocesi e dell’elevazione della Terra di Prato a città. Il duplice «compleanno» non poteva che cominciare nel giorno più caro ai pratesi.«Quest’anno la festa – ha esordito il Vescovo, mons. Gastone Simoni, dal pulpito di Donatello durante il rito dell’Ostensione del S. Cingolo – ha un motivo in più: due ricorrenze intrecciate di cui siamo chiamati a fare memoria fino a S. Stefano del 2004». Mons. Simoni, davanti alla piazza gremita di persone, ha ricordato come la storia della Prato ecclesiale e della Prato civile è molto più antica, ma «350 anni fa, ancora una volta, Chiesa e città crebbero insieme».

Il cammino della Diocesi si sarebbe però compiuto soltanto nel 1954, con la nomina e l’arrivo del primo vescovo residenziale, nella persona di mons. Pietro Fiordelli. A lui, malato da tempo, la folla ha tributato un lungo e riconoscente applauso.

L’augurio di mons. Simoni è che questa duplice ricorrenza sia l’occasione per tutti i pratesi, particolarmente per quelli che vengono da lontano, per scoprire o riscoprire la propria storia: «Non si può andare verso il futuro né camminare nel presente senza conoscere il passato».

Ma la Diocesi – ha spiegato il Vescovo – è impegnata in questo anno giubilare anche in un rinnovato impegno missionario e di solidarietà. Mons. Simoni ha annunciato che presto verrà precisata una iniziativa di carità finalizzata al sostegno delle famiglie in uno dei problemi più gravi: la mancanza della casa. «Non ci possiamo rassegnare, soprattutto in una città benestante come Prato, a che ci siano famiglie che non sono in grado di pagare l’affitto o di trovare una alloggio».

Per il Vescovo, però, il 350° della Chiesa locale avrà senso davvero se tutti i pratesi, quelli che si sentono cattolici e quelli che invece si ritengono dubbiosi o miscredenti, si porranno l’interrogativo più importante: «Ci interessa davvero Dio? Ci interessa il Vangelo di Cristo?». Con questa domanda, lasciata alla folla, il Vescovo ha impartito con il S. Cingolo mariano la benedizione sulla città e sulla Chiesa di Prato.