Toscana

PRATO, AL «CENTRO PRIMI» UNA STANZA MULTISENSORIALE SNOEZELEN PER RAGAZZI CON GRAVI DISABILITA’ PSICOFISICHE

Il suo nome è Snoezelen, una parola nata dalla contrazione di due termini olandesi: snuffelen (cercare) e doezelen (rilassare). Termine forse un po’ complicato che sta ad indicare una terapia multisensoriale, semplice e coinvolgente, per ragazzi con gravi disabilità psicofisiche. Questa mattina, venerdì 28 novembre, il Centro Franco Primi, struttura dell’Opera Santa di Prato, ha inaugurato al suo interno una stanza Snoezelen destinata ai propri ospiti. Presenti alla cerimonia ufficiale il Vescovo di Prato mons. Gastone Simoni, che ha impartito la sua benedizione, il presidente della Fondazione Opera Santa Rita Roberto Macrì, il dott. Marco Armellini primario del dipartimento salute mentale Asl 4, l’assessore alla salute del Comune di Prato Maria Luisa Stancari e il progettista della «stanza» l’ing. Enrico Orofino.«Questo nuovo supporto di cui ci siamo dotati – ha detto il presidente Macrì – servirà a dare ai nostri ragazzi l’opportunità di vivere esperienze di libera scelta in un’atmosfera di sicurezza». L’idea che sta dietro la metodologia Snoezelen è quella di creare un ambiente in cui persone con gravi disabilità, da quella deambulatoria a quella di tipo psichico, che difficilmente reagiscono a stimoli esterni, possano operare delle piccole scelte interagendo con gli strumenti presenti nella stanza. Ad esempio utilizzando una poltrona musicale, un enorme pouff che al suo interno contiene un subwoofer collegato ad un impianto stereo oppure il tubo a bolle, una colonna in plexiglass riempita di acqua con quattro colori diversi collegata ad una centralina interattiva controllabile dal soggetto che la usa. «Questi, insieme ad altri strumenti – ha spiegato l’ing. Orofino – sono capaci di creare sensazioni procurate dalle scelte degli stessi ragazzi, che difficilmente hanno occasioni di decidere qualcosa per loro».Il Centro Franco Primi, che ospita giornalmente ventidue persone tra ragazzi e ragazze con vari tipi di disabilità, crede molto in questa modalità di approccio multisensoriale con i propri utenti e per questo, recentemente si è dotato di una vasca idromassaggio per la cromoterapia.