Italia

POVERTÀ: CARITAS-ZANCAN, 8,3 MILIONI DI POVERI, AUMENTANO RICHIESTE DI AIUTO

Sono 8 milioni e 272 mila le persone che vivono in povertà in Italia, pari al 13,8% della popolazione (nel 2010), per un totale di 2,73 milioni di famiglie povere. La povertà è in aumento: erano 7 milioni 810 mila nel 2009 (13,1%) della popolazione. Le donne e i giovani pagano il prezzo più alto. Sono anche aumentate del 19,8% le persone che si rivolgono ai Centri di ascolto Caritas, con un incremento degli italiani del 42,5%. Il 70% delle persone che si rivolgono ai Centri di ascolto sono stranieri. I “nuovi poveri” sono aumentati del 13,8% in quattro anni e del 74% nel Mezzogiorno. Il 20% ha meno di 35 anni. In soli cinque anni, dal 2005 al 2010, il numero di giovani è aumentato del 59,6%. Tra questi il 76,1% non studia e non lavora, percentuale che nel 2005 era del 70%. Sono alcuni dati dell’XI Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia, intitolato “Poveri in Italia”, presentato oggi a Roma da Caritas italiana e Fondazione Zancan, in occasione della Giornata mondiale contro la povertà. “Alle persone che vivono in condizioni di povertà – si legge nel rapporto – si pensa solo in termini di insufficienti risorse economiche, ignorando che esiste tutta una serie di altre privazioni che peggiorano lo stato di precarietà e ne impediscono il superamento. Il diritto alla casa, al lavoro, alla famiglia, all’alimentazione, alla salute, all’educazione, alla giustizia sono i primi a essere messi in discussione e negati”.La crisi – rileva il volume – ha prodotto “un notevole incremento dei fenomeni di sottoccupazione e lavoro nero” e, nel corso degli ultimi 4-5 anni, “sono fortemente aumentate le situazioni di povertà materiale” incontrate dalla Caritas: nel 2004 il 75% dei bisogni di carattere primario e strutturale erano di carattere primario e strutturale (bisogni abitativi, alimentari, economici, sanitari ecc.). Nel 2010, questo valore raggiunge la quota dell’81,9%. Caritas e Zancan puntano il dito anche su una nuova “emergenza abitativa”, aggravata dalle “scarse risposte delle amministrazioni centrali e locali”: i problemi abitativi sono aumentati del 23,6%. Secondo Caritas e Fondazione Zancan le risorse per far fronte al fenomeno ci sono, ma sono male investite: negli ultimi due anni, rileva il volume, la spesa assistenziale dei comuni è aumentata del 4%, la spesa per la povertà dell’1,5% e quella per il disagio economico del 18%. Il perdurare della condizione di povertà di molte persone, dimostra però, secondo i curatori del volume, “che le politiche fin qui attuate non sono riuscite ad incidere sul fenomeno”. Serve perciò un “cambiamento di rotta”. Le strade indicate sono: “incrementare il rendimento della spesa sociale”, anche attraverso “la professionalizzazione dell’aiuto”; recuperare i crediti di solidarietà; investire in servizi gli attuali 17/18 miliardi di euro oggi destinati a indennità di accompagnamento e assegni al nucleo familiare”. (Sir)