Caritas

Povertà: Caritas Arezzo, nel 2022 accolte più di 2.065 persone

“Inermi” è il titolo dell’annuale Rapporto diocesano sulle povertà, presentato oggi dalla Caritas della diocesi di Arezzo. Italiani il 35% di chi ha chiesto aiuto nel 2022, a seguire marocchini e romeni. Per la maggior parte donne con meno di 50 anni.

“Inermi” è il titolo dell’annuale Rapporto diocesano sulle povertà, presentato oggi dalla Caritas della diocesi di Arezzo, frutto del lavoro silenzioso di tanti operatori e volontari che ha permesso di incontrare, nel corso del 2022, 2.065 persone/famiglie.

Nel 2022 si è forse allargata una forma di povertà strutturale, frutto dei cambiamenti sociali in corso ormai da anni e molte famiglie e persone, che già vivevano poco al di sopra della linea della povertà, salvo repentini cambiamenti, saranno sempre più costrette a uscire dal sommerso per richiedere forme di aiuto e sostegno. Ad aggravare questo lento, ma costante processo, sono intervenuti i negativi effetti dell’inflazione e una crescente precarietà lavorativa. Fenomeni che hanno fatto registrare anche un crescente malumore sociale, con il rischio che sfoci in tensioni sociali.

“Un caloroso ringraziamento va ai tanti operatori e volontari che sono rimasti sempre operativi e che hanno lavorato per il bene comune, senza avere i riflettori addosso e che hanno permesso la realizzazione di questo dossier – dice il direttore della Caritas diocesana don Giuliano Francioli -. I dati registrati da Caritas nel 2022 risultano essere leggermente in calo rispetto al 2021. Siamo tuttavia convinti che la qualità della vita per molti nostri concittadini sia davvero peggiorata. Forse, la presa di coscienza che siamo tutti inermi rispetto a certe dinamiche complesse del nostro tempo, potrebbe diventare la base sulla quale progettare e costruire una nuova società, che non esclude nessuno e che difende i più fragili”.