Toscana

POLITICHE FAMILIARI, DALLA REGIONE 20 MILIONI DI EURO NEL 2004

Per la famiglia, aiutare i giovani ad acquistare la prima casa, sostenere la natalità con un assegno mensile per i figli o realizzare nuovi asili nido la Toscana ha stanziato nel 2004 oltre 20 milioni di euro, il 19,8% di tutte le risorse disponibili nel piano integrato regionale sociale. Una voce in crescita – era solo il 5,54% nel 2002, di una torta peraltro allora più piccola – a cui si deve aggiungere la spese attivata dagli enti locali: 19 milioni ed 834 mila euro nel 2003 per le responsabilità familiari, 82 milioni e 469 mila euro per i minori, altri 26 milioni e 372 mila euro per ludoteche ed interventi socio-educativi. “E’ chiaro – ha sottolineato il vice presidente ed assessore alle politiche sociali della Toscana Angelo Passaleva, ricordando queste cifre – che per un amministratore diventa importantissimo valutare l’efficacia dei servizi offerti, magari attraverso standard comuni, nazionali ed ancora meglio internazionali, per programmare il miglior intervento possibile”. Di metodi di valutazione dell’efficacia dei servizi rivolti alla famiglia e ai minori si è parlato oggi in un convegno internazionale organizzato all’Istituto degli Innocenti di Firenze dalla Regione Toscana, in collaborazione con la Fondazione “Emanuela Zancan” di Padova e dall’International Association for outcome-based evaluation and research on family and children’s service, associazione che nasce in collaborazione con il Boston College per promuovere appunto il confronto e la ricerca transnazionale. Il vice presidente della Toscana Angelo Passaleva ha aperto stamani i lavori. Subito dopo Anthony Maluccio, ricercatore del Boston College, ha asottolineato come “la promozione di una collaborazione trasnculturale sulla valutazione di efficacia nelle aree della salute e dei servizi sociali ci può aiutare a chiarire le specificità delle migliori strategie”. L’impegno ad usare nuovi metodi di valutazione è del resto cresciuto nel mondo e le nazioni devono collaborare tra loro. “La sistematica valutazione dei risultati di efficacia è una questione centrale nei servizi alle persone – ha sottolineato poi Tiziano Vecchiato, direttore della Fondazione Zancan – Oggi, come dimostra questo convegno, sono possibili soluzioni e non sono perciò giustificabili comportamenti elusivi”.

Al convegno si è parlato anche di politiche per la salute dei giovani ed un contributo alla loro valutazione, ha messo in evidenza il professor Mariano Giacchi dell’università di Siena, può venire dallo studio Hbsc-Oms. Il progetto internazionale, di cui la Regione Toscana è parte dal 2003 dopo aver firmato un accordo quadro con l’Ufficio regionale per l’Europa dell’Oms, prevede indagini quadriennali sugli adolescenti condotte da una rete di ricercatori di 35 paesi dell’Europa e del Nord America. Gli indicatori che se ne ricaveranno potranno essere usati nei modelli di valutazione. (cs-wf)