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PLOTTI: Un ministero esclusivamente cristocentrico
Ricordo, con tanto rimpianto, i molteplici incontri con lui, nella sua casa in Vaticano, a tavola, nelle parrocchie della città che visitiva regolarmente come un buon vescovo, nelle assemblee del clero romano.
Si metteranno in evidenza la passione per l’uomo e la sua inalienabile dignità, la coraggiosa lotta per la pace e la giustizia sociale, la sete di dialogo con la cultura, la scienza, le religioni, il tenero e paterno amore per i giovani, la totale donazione della sua vita alla Chiesa resa concreta e incarnata nei lunghi e numerosi viaggi per il mondo.
Ma, io credo, che tutte le sfaccettature della sua personalità e della sua missione profetica e carismatica non possono essere capite e interpretate se non si coglie la motivazione unificante e totalizzante del suo pontificato: si è lascito conquistare da Gesù Cristo e, solo per questo, ha conquistato tanto prestigio e amore. Ha conquistato gli uomini, e non solo i credenti.
Tutto il suo ministero è stato esclusivamente cristocentrico. Se si perde di vista questa adesione incondizionata al Mistero dell’incarnazione e della redenzione, non si può capire questo Papa.
Questo è il vero segreto di tutta l’azione pastorale di questo Papa. D’altra parte ha iniziato il suo servizio pontificale invitandoci ad aprire le porte a Cristo. E questa immedesimazione a Cristo l’abbiamo vista soprattutto in questi ultimi anni, in cui la fragilità fisica si faceva sempre più evidente e diventava sempre più icona della passione di Gesù Cristo.
E come Gesù non ha avuto paura di mostrare la sua nudità sulla croce, perché era manifestazione drammatica dell’obbedienza al Padre, così Giovanni Paolo II non ha voluto nascondere la sua «nudità», perché era anche, per lui, la manifestazione della sua sempre più sofferta adesione al Cristo Signore.
Le sue battaglie, le sue prese di posizione, tutto il suo magistero, il suo carisma mediatica, la sua vita insomma, vanno interpretati solo in questa chiave: portare Cristo al mondo di oggi, permeare di Vangelo il cuore dell’uomo di oggi.
Per questa testimonianza autenticamente evangelica oggi lo piangiamo.