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Plenaria Apce: illegale annessione Crimea. Servono accordi di sicurezza per Ucraina
«Il cosiddetto referendum» tenutosi in Crimea «è incostituzionale». I suoi risultai e l'»annessione illegale della Crimea da parte della Federazione russa non hanno alcun effetto giuridico e non sono riconosciuti dal Consiglio d'Europa».
Lo afferma l’Assemblea parlamentare, in una risoluzione adottata a conclusione del dibattito d’urgenza sull’Ucraina tenutosi nel corso della plenaria che si chiude domani a Strasburgo. «Il movimento in favore della secessione e dell’integrazione» è stato «provocato e incitato dalle autorità russe, mascherato da intervento militare», sottolinea la risoluzione raccomandando che i firmatari dell’Accordo di Budapest e gli altri Stati europei interessati, «valutino la possibilità di accordi di sicurezza concreti per garantire l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina». L’Apce riconosce la legittimità delle nuove autorità di Kiev e della Verkhovna Rada, così come «la legalità delle loro decisioni», ed esorta il parlamento ucraino ad alcune modifiche costituzionali per un migliore bilanciamento dei poteri e per «mettere la Costituzione in piena linea con le norme del Consiglio d’Europa». L’invito, infine, ad indagare sulle morti e sulle violazioni dei diritti umani verificatesi durante le proteste di Euromaidan, e a portarne i responsabili «davanti alla giustizia».