Toscana

Più ispettori e controlli per la sicurezza sul lavoro

di Simone Pitossi

Più ispettori, maggiori controlli e interventi più diffusi e omogenei sul territorio. Questo l’obiettivo per il 2009 della delibera approvata dalla giunta regionale per aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro. Come sarà fatto tutto ciò? Assumendo 41 ispettori in più e chiamando le Asl, in collaborazione con una serie di altre amministrazioni – la Direzione regionale del lavoro, Inail, Inps e Vigili del fuoco della Toscana – ad uno sforzo straordinario per abbattere drasticamente il numero degli infortuni sul lavoro.

La delibera indica a ciascuna Asl obiettivi specifici, per rendere più uniforme sul territorio il numero dei controlli in rapporto al numero delle unità locali presenti (fabbriche, uffici, strutture produttive e quant’altro) che sono poco meno di 160.000. Oggi l’indice medio di copertura regionale si aggira intorno al 9% (su uno standard nazionale richiesto del 5%) ma con situazioni molto diversificate sul territorio. La «forbice» del rapporto tra unità locali controllate e unità locali totali si divarica infatti dal 4,44% assicurato dalla Asl 4 di Prato – sotto la media richiesta – al 15,47% della virtuosa Asl 12 di Viareggio.

Lo scopo principale del progetto è proprio quello di «stringerla», portando le Aziende ad elevare le loro media specifica e quindi quella regionale. Per questo è prevista l’assunzione a tempo indeterminato di 41 ispettori. Le nuove dotazioni sono state stabilite prendendo in considerazione la valutazione degli organici attuali, il numero delle “unità locali” e degli occupati presenti nel territorio di competenza della Asl, l’incidenza infortunistica sui luoghi di lavoro nelle diverse realtà territoriali. «Il controllo costante, diffuso e coordinato – afferma l’assessore al diritto alla salute Enrico Rossi – non solo rappresenta l’unico modo serio per esercitare una funzione che, se episodica o saltuaria, non dà alcun contributo alla riduzione degli infortuni, ma costituisce anche una garanzia per le imprese, che così non  subiscono cadute di competitività. In questo modo l’intero sistema della sicurezza può compiere un salto di qualità, a beneficio di tutti i lavoratori, e le stesse imprese possono contare su una vigilanza corretta, efficace e non vessatoria. Mi sembra un modo efficace per applicare nella nostra realtà regionale il dettato del nuovo Testo unico nazionale a cui le Regioni hanno contribuito in modo determinante».

La Regione finanzierà l’intero progetto con 1 milione di euro. Metà di questa somma andrà a cofinanziare una tantum l’avvio del piano di assunzioni dei nuovi ispettori, il cui onere verrà coperto dalle entrate derivanti dall’applicazione delle sanzioni che scaturiranno dai controlli.  Gli altri 500 mila euro saranno assicurati in due tranche successive. I primi 250 mila euro verranno liquidati alle Asl che documenteranno il raggiungimento entro il 2008 di 15.280 unità locali controllate (di cui 4000 cantieri), il 10% in più rispetto al 2007, anno in cui ne sono effettuati 13.887. Gli altri 250 mila euro verranno versati alle Asl al raggiungimento dell’obiettivo 2009, cioè 16.676 unità locali controllate, di cui 4000 cantieri, pari al 20% in più rispetto all’attività svolta nel 2007. Per coordinare l’intera operazione l’assessorato si è fatto promotore di un accordo con la Direzione regionale del Lavoro, Inail, Inps e Vigili del Fuoco della Toscana. Il protocollo di intesa impegna gli enti e le amministrazioni firmatarie «a sviluppare anche congiuntamente azioni sempre più efficacia di promozione dell’osservanza delle norme e di repressione delle violazioni» con l’obiettivo di una sostanziale «diffusione e omogeneità degli interventi in ambito regionale».

In particolare le parti «adotteranno ogni utile accorgimento per rendere reciprocamente compatibili i rispettivi programmi e interventi ispettivi, per evitare sovrapposizioni e ripetizioni, per garantire la massima copertura possibile del territorio in relazione alle risorse disponibili, anche a sostegno della concorrenza leale. Naturalmente sono fatti salvi gli interventi ispettivi su specifiche richieste o denunce». Sono infine previsti incontri periodici e scambi di informazioni e di dati.

Petriccioli (Cisl): troppi lavoratori mettono a repentaglio la loro vitaI morti sul lavoro e gli infortuni secondo la Regione sono in leggera dimunuzione. Nel 2007, secondo i dati forniti dalla Giunta regionale, sono stati 64 gli infortuni mortali denunciati contro gli 88 del 2006 e i 69 del 2005. Mentre gli infortuni sono calati del 5,3% dal 2004 al 2007 nel campo dell’industria e servizi (da 68.140 a 64.582) e addirittura del 18.5% nel campo dell’agricoltura (da 5.668 a 4.624 nello stesso intervallo di tempo). Non è però sulla stessa lunghezza d’onda il segretario regionale della Cisl Maurizio Petriccioli. «Ancora oggi – spiega – i lavoratori mettono a repentaglio la propria salute e la propria vita». «Lo dimostra – continua – il numero delle vittime sul lavoro che in Italia e in Toscana continua a crescere. Nel 2007 nella nostra regione –ricorda il segretario Cisl – abbiamo dovuto assistere a ad un numero esagerato di infortuni, di cui 71 mortali. Ed in questi primi mesi del 2008 – conclude Petriccioli – sono già oltre 10 mila gli infortuni denunciati e 7 le persone vittime di un lavoro che uccide».