Cultura & Società
Più impegno per il futuro degli anziani
La Comunità di Sant’Egidio, grazie all’impegno di Andrea Riccardi con gli anziani, suo fondatore, lavora per creare una mentalità e una coscienza nuova, che aiutino questo periodo della vita a restare attivo, forte e fondamentale, come riferimento per i più giovani e per chi si trova straniato, lontano da casa.
Il concetto di famiglia
Nell’Europa attuale gli anziani ormai non sono più percepiti come un tempo, spesso infatti si trovano a vivere in solitudine. Quando rimangono in questa situazione, la comunità stessa dovrebbe allora divenire la loro famiglia in quanto fulcro della vita stessa, essenziale per vivere bene.
Ecco che proprio per questo interviene la Comunità di Sant’Egidio e del tema della famiglia legato agli anziani parla anche Andrea Riccardi, ad esempio nella prefazione da lui scritta per il libro “Gli anziani e la Bibbia. Letture spirituali della vecchiaia”.
Ma la tematica della famiglia è molto estesa, è ripresa ad esempio anche per quanto riguarda i cosiddetti corridoi umanitari, che secondo Riccardi sono “la prova del mai da soli”, ovvero rappresentano il fatto che unendo le forze, con l’altruismo e la generosità, possiamo davvero fare la differenza e creare un’unica grande comunità, una famiglia appunto, che non lascia nessuno indietro.
Gli anziani e i migranti al centro di una nuova possibilità
Una società più equa e pronta a crescere nel futuro è possibile, lo dimostrano i risultati ottenuti dalla Comunità che agisce in tante nazioni, anche quelle dimenticate da tutti, per combattere la miseria e l’egoismo creando basi sociali solide.
La sfida che ci aspetta è quella che vedrà in un futuro non molto lontano ormai di una società cangiante e con una distribuzione di persone mai vista fino ad ora, dove almeno un terzo della popolazione avrà superato una soglia critica di età e gran parte dei giovani proverranno da luoghi lontani.
Quello per cui dobbiamo lavorare è la creazione di un ambiente che permetta di mantenere stabile un simile futuro e di non esporre le classi più deboli a pressioni che potrebbero distruggerle, offrendo loro valori in cui credere e che possano essere condivisi e diffusi senza confini.
Nell’Europa di oggi gli anziani sono fin troppo spesso visti come un peso e le famiglie tendono ad allontanarli, relegandoli in spazi in cui non li vedono, ignorando quello che potrebbe diventare poi il loro futuro.
Questo meccanismo è disgregativo, perché spezza il contatto temporale tra i figli i nipoti e i nonni ed è il frutto di decenni di politiche cieche dove a contare sono sempre e solo i soldi, che si sostituiscono ad ogni valore umano e cristiano.
La Comunità di Sant’Egidio aiuta gli ultimi, ma non è una forza indipendente e priva di fondamento, perché il suo potere si fonda sulla condivisione e sulla risposta della società. Per questo creare una cultura dell’altro, della condivisione e della pace è fondamentale, così come cementare per sempre i rapporti fra le vecchie generazioni, che conservano la memoria e i valori e le nuove che hanno bisogno di una guida.