Arte & Mostre
Pistoia: si prolunga la mostra «La rivelazione del Tibet. Ippolito Desideri e l’esplorazione scientifica italiana nelle terre più vicine al cielo»
Nell’anno di Pistoia Capitale Italiana della Cultura la Fondazione rende omaggio a uno dei pistoiesi più illustri: Ippolito Desideri (Pistoia, 1684 – Roma, 1733), missionario gesuita che, dopo aver compiuto un lungo cammino attraverso le regioni del Punjab, Kashmir, Baltistan e Ladakh tra il 1712 e il 1728, rivelò per primo il Tibet all’Occidente con descrizioni ricchissime e originali di un paese all’epoca totalmente sconosciuto.
Attraverso documenti, carte geografiche, foto panoramiche d’epoca, strumentazione scientifica alternati a filmati e dipinti su stoffa o thangka i visitatori possono ripercorrere idealmente queste terre lontane e conoscere il contributo offerto dall’Italia nel campo dell’esplorazione in Tibet, in particolare nell’area Karakorum-Himalaya.
Molti oggetti e immagini in mostra sono stati infatti raccolti durante i viaggi di esplorazione e di studio guidati da Osvaldo Roero di Cortanze, Luigi Amedeo di Savoia, Mario Piacenza, Filippo De Filippi, Giuseppe Tucci e Ardito Desio.
Ispirata dallo studioso pistoiese Enzo Gualtiero Bargiacchi, la mostra è curata dal geografo e storico Andrea Cantile e da Massimiliano Alessandro Polichetti e Oscar Nalesini del Museo Nazionale d’Arte Orientale «Giuseppe Tucci» di Roma.
La rivelazione del Tibet è visitabile fino al 7 gennaio 2018 nei seguenti orari: martedì-venerdì 15-19; sabato e domenica 10-18.
Per maggiori informazioni: www.pistoia17.it