Vita Chiesa
PISTOIA, MISSIONE DI STRADA IN CONTEMPORANEA AL FESTIVAL DEL BLUES
«Proporre Gesù, annunciare il Vangelo, raccontare un messaggio di libertà e di impegno ai giovani che arrivano a Pistoia per la nuova edizione di Pistoia Blues»: l’iniziativa è della parrocchia di San Paolo Apostolo e dei religiosi cui è affidata (i monaci della Fraternità Apostolica di Gerusalemme).
La rassegna musicale è in programma, nel centro storico della città toscana, da venerdì 13 a domenica 15 luglio: migliaia di giovani troveranno anche una «missione di strada» con «coppie di evangelizzatori» che, nelle tre notti, saranno a disposizione di chi, oltre che ascoltare buona musica, vorrà provare «lo sballo di Gesù Cristo».
Nelle scorse settimane spiega don Giordano Favillini è stata organizzata una specifica formazione per i volontari, in prevalenza giovani, impegnati in questa particolare azione pastorale. Come numero saranno fra i quaranta e i cinquanta provenendo non solo da Pistoia ma da diverse altre città: ciascuno indosserà una maglietta con la frase evangelica (Che cosa cercate? Venite e vedrete) presa a emblema della missione 2012.
I tanti giovani che il sabato sera, in ogni città, passano da un locale all’altro commenta don Favillini danno l’impressione di essere alla ricerca di qualcosa di autentico: senza presunzione di convertire, noi proponiamo Cristo.
L’inizio della missione di strada in contemporanea con il Blues è previsto per le 21 di venerdì 13 luglio: la chiesa di San Paolo Apostolo (X XII secolo) resterà aperta fino alle 3 di mattina. Chi vuole potrà pregare e anche confessarsi. Idem per le due nottate successive.
Nel pomeriggio di sabato (ore 17:30) Santa Messa presieduta da mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, e animata dai giovani. Non è la prima volta che parrocchia e Fraternità offrono, a Pistoia, la missione blues: sono già vari anni che l’esperimento va avanti. Nessuno prende a male parole assicura don Favillini parlando del rapporto fra missionari e giovani casomai c’è diffidenza, ma sono in molti che accettano di fermarsi e di scambiare qualche parole. E qualcuno, poi, lo ritroviamo in chiesa.