“La ricerca scientifica su queste scritte, confermate dalle foto ad alta definizione scattate nel 2002, sta procedendo e presto potremo avere novità interessanti”. Così Barbara Frale, studiosa dei Templari e delle Crociate, nel corso di una affollata conferenza sulla Sindone tenuta a Pistoia su iniziativa dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della locale diocesi.Frale si riferisce alle tracce di scrittura scoperte sul telo sindonico, fra il 1994 e il 1995, da due scienziati francesi esperti in “analisi dei segnali” e su cui la stessa studiosa ha scritto, per “Il Mulino” un saggio che sta facendo molto discutere (“La sindone di Gesù Nazareno”).Secondo Frale, come noto, il telo oggi esposto a Torino per l’Ostensione conterrebbe tracce di un vero e proprio “certificato relativo alla morte e alla sepoltura di Gesù Nazareno”. La studiosa (che lavora all’Archivio Segreto Vaticano ma tiene a precisare di aver svolto questo tipo di ricerca a titolo assolutamente personale), rispondendo proprio a una domanda del vescovo Mansueto Bianchi sulla vicenda della radiodatazione del telo, ha evidenziato i tanti aspetti non corretti di questa indagine che, come noto, portò a concludere che la Sindone risalirebbe a un periodo medievale. “Non è stato corretto – ha detto Frale – presentare questo risultato come se fosse una specie di giudizio di Dio: la scienza non è mai definitiva ma in questo caso, imboccando una strada del tutto antiscientifica, si è voluto presentare come definitivo un risultato che invece è stato falsato da non poche approssimazioni”.La diocesi di Pistoia ha organizzato l’incontro con Barbara Frale come preparazione a pellegrinaggi organizzati a Torino dalla diocesi e da alcune parrocchie. “Un velo che illumina e opacizza – ha introdotto il vescovo Bianchi – soffermandosi sulla “sensazione di essere, davanti alla Sindone, sulla soglia del mistero”.