Arte & Mostre
Pistoia, Antonio Paolucci presenta volume sull’Altare di San Iacopo
Un libro che attraverso la storia di un’importante opera d’arte orafa realizzata fra Medioevo e Rinascimento, vuole essere un ponte ideale tra Pistoia e Santiago de Compostela, due città legate alla figura dell’apostolo Giacomo di Zebedeo, ovvero San Iacopo, e unite da un unico cammino. È «L’altare argenteo di San Iacopo a Pistoia», quarto volume edito dalla Giorgio Tesi Editrici per la collana «Avvicinatevi alla Bellezza», che sarà presentato sabato 1° dicembre alle ore 16 (ingresso libero) presso la Cattedrale di San Zeno di Pistoia. Ad arricchire la presentazione, la lectio magistralis di Antonio Paolucci, già Ministro per i beni culturali e ambientali, Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino e Direttore dei Musei Vaticani.
Interverranno inoltre il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, il consigliere regionale Marco Niccolai, membro della Commissione sviluppo economico e turismo, Lucia Gai, storica dell’arte esperta del culto Jacopeo ha curato i testi del libro, Nicolò Begliomini, autore delle immagini, scattate con uno stile particolare e moderno, che evidenziano dettagli poco visibili ad occhio nudo. Modera l’incontro il giornalista Davide De Crescenzo.
L’opera è stata realizzata d’intesa con il Capitolo della Cattedrale, la Diocesi, il MIBACT, il Comune di Pistoia e la Confraternita di San Iacopo di Compostela, con il contributo di Giorgio Tesi Group, Fondazione Caript, AIB Broker e Conad del Tirreno.
Alla presentazione parteciperanno inoltre il vescovo di Pistoia mons. Fausto Tardelli, l’Arciprete della Cattedrale don Luca Carlesi e Paolo G. Caucci von Saucken, Membro del Comitato Internazionale di esperti del Culto e del Camino de Santiago, nonché Rettore della Confraternita di San Jacopo di Compostela.
«L’altare argenteo di San Iacopo a Pistoia» rappresenta infatti un ulteriore passo avanti verso il tanto atteso gemellaggio tra Pistoia e Santiago de Compostela. Il culto per San Iacopo fu introdotto nella cittadina toscana nel 1145, quando il vescovo vallombrosano Atto vi portò l’unica reliquia del Santo in Italia. Per Pistoia, divenuta così crocevia del pellegrinaggio verso la Galizia, significò l’apertura di orizzonti internazionali e una fiorente crescita culturale.
È proprio in funzione di questa reliquia che fu commissionato l’altare argenteo che oggi si trova nella cattedrale cittadina. La complessa realizzazione, avviata nel 1287 e proseguita per 169 anni fino al 1456, coinvolse alcuni tra i maestri orafi più capaci del tempo.
«In questo mondo in vivace fermento, che oltre alle classiche e un po’ retoriche ricostruzioni storiche, appare fatto di storie romanzesche in cui sono protagonisti uomini (e talvolta anche donne) così simili a noi nell’affrontare i momenti importanti dell’esistenza, nacque il culto e il pellegrinaggio iacopeo», dichiara Lucia Gai nell’introduzione del libro. L’altare argenteo immortala non soltanto il culto, ma la società e lo spirito del tempo: «è perciò, oltre che un’importante opera d’arte orafa fra Medioevo e Rinascimento, anche la testimonianza più rilevante, condensata in immagini figurative, del modo di essere e di vivere la religiosità e l’etica della socialità», prosegue la storica dell’arte.
«L’Altare argenteo di San Iacopo è davvero un volume molto atteso che mancava nella bibliografia storico- artistica italiana. Questo meraviglioso libro – sottolinea Antonio Paolucci – affronta l’Altare argenteo da più punti di vista – storico, archivistico, artistico e degli stili – ed è accompagnato da una campagna fotografica eccezionale, tanto da avvicinarsi in maniera incredibile al vero. Lucia Gai individua gli autori, li seleziona e li ‘scrutina’, consentitemi il termine, nella loro specificità artistica e nella loro evidenza stilistica. Grazie a questo libro sarà possibile approfondire la conoscenza con quel mastodonte d’argento situato all’interno della Cattedrale di San Zeno – che custodisce la preziosa reliquia della testa di San Giacomo Apostolo – a cui hanno lavorato 5 generazioni di orafi, dal ‘300 a Brunelleschi, importantissimo nel Cammino dei pellegrini verso Santiago di Compostela».
Le suggestive immagini che accompagnano i testi scientifici raccolti nel libro, colgono fin nei particolari la bellezza di questa opera d’arte che compie oggi 731 anni di esistenza: un capolavoro d’arte e di bellezza, fatto da immagini d’argento, d’oro, di smalti preziosi come gemme.
L’altare è stato di recente sottoposto a un importate intervento di pulizia – finanziato dalla Giorgio Tesi Editrice – con la sostituzione di alcuni vetri. In occasione del servizio fotografico, sono stati inoltre prelevati dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze alcuni campioni destinati all’analisi per capire lo stato di conservazione dell’altare, in vista di un futuro restauro.
Sul piano delle relazioni internazionali, invece, le operazioni sono già in corso: il libro, già tradotto in inglese e spagnolo, sarà presentato dagli autori a fine dicembre nella città galiziana di Santiago di Compostela in occasione della Festa della Traslazione del corpo dell’apostolo dopo il martirio dalla Palestina in Galizia. La stessa Giorgio Tesi Editrice sta lavorando alla realizzazione di un docufilm che racconti la «marcia di avvicinamento» tra Pistoia e Compostela: alcune tappe saranno filmate, accompagnate dalle interviste a esperti e protagonisti del viaggio.
Don Luca Carlesi, Arciprete della Cattedrale di Pistoia ha dichiarato: «Non solo un bene ecclesiale, ma della città di Pistoia: grazie al piccolo frammento osseo di San Iacopo, la nostra città si è costituita così com’è e rappresenta un grande segno di una forza che viene dall’incontro con la fede. Questo bellissimo libro valorizza ancora di più la bellezza di questo capolavoro e serve alla città, per essere più consapevoli di ciò che custodisce».
Aggiunge Alessandro Tomasi, Sindaco di Pistoia : «Questo libro è qualcosa di tangibile su cui costruire un ponte con Compostela, per la promozione del turismo, dei cammini, con una identità e dei valori condivisi. Un punto di partenza, tutto da sviluppare, anche in vista dell’anno giubilare 2021»
Lucia Gai, storica dell’arte e autrice dei testi del volume ha detto: «Ho dedicato una vita a questo altare, attraverso studi specifici e libri in tema. Ho preferito destrutturare totalmente questa ricerca durata anni, tracciando tre piste di conoscenza. Come mai c’è il culto di San Iacopo a Pistoia e come mai si esprime in un altare d’argento? Qual è il significato liturgico e religioso, come lo hanno raccontato i maestri orafi durante 150 anni di lavoro? E infine gli artisti che hanno contribuito alla realizzazione dell’altare».