Pistoia
Pistoia: alternanza scuola-lavoro in diocesi, accordo con l’Istituto Einaudi
Gli studenti lavoreranno per un periodo nei centri Caritas affiancando gli operatori
L’alternanza scuola lavoro coinvolgerà anche la Caritas diocesana grazie a una convenzione siglata tra l’Istituto Einaudi e la Diocesi di Pistoia.
È questo il primo risultato dell’impegno assunto dall’ufficio scuola con le istituzioni locali, a margine del convegno sull’emergenza educativa dello scorso 26 novembre, ovvero stimolare la creazione e lo sviluppo di una vera “comunità educante”.
«La collaborazione con le realtà del territorio è fondamentale per la realizzazione dei progetti dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento – ricorda Elena Pignolo, dirigente scolastica dell’Istituto Einaudi -. In particolare si è concretizzata la possibilità di lavorare e co-progettare insieme alla diocesi di Pistoia, anche attraverso la Caritas diocesana, le attività per le alunne e gli alunni dell’indirizzo socio-sanitario dell’Einaudi. Potranno quindi, già da adesso, sei alunne/i iniziare il loro percorso all’interno della Caritas, con attività strettamente legate a quello che sarò il lavoro futuro, ovvero professioni di cura per anziani, persone con disabilità, bambini, situazioni di disagio e disadattamento. E’ un passaggio importante – annota ancora la dirigente – che la nostra scuola intende valorizzare, ringraziando la Diocesi di tutta l’attenzione e la disponibilità verso le ragazze e i ragazzi dell’Istituto Einaudi».
«La notizia bella è che l’Istituto ha condiviso questi orizzonti di progettualità e, prima realtà del territorio della Diocesi, ha siglato una convenzione per avviare progettualità educative condivise – afferma Edoardo Baroncelli, direttore ufficio scuola. – Un segno di speranza e un’indicazione di rotta valida per tutti. In occasione del Convegno del 26 novembre scorso, organizzato dalla Diocesi di Pistoia in collaborazione e sintonia con tutte le autorità istituzionali e scolastiche presenti, abbiamo avanzato delle proposte – ricorda ancora il direttore -. L’idea di fondo è quella di promuovere un’azione comune e condivisa, co-progettando con scuole, realtà associative e territorio, verso un nuovo modello educativo. La realtà ci dice che i modelli che lasciano ai ragazzi sostanzialmente il ruolo di spettatori, per quanto più o meno appassionati, non hanno l’efficacia educativa sperata. È indispensabile prenderne atto e interrogarci su ciò che dobbiamo cambiare nelle nostre abitudini e prassi organizzative. Dobbiamo cogliere ogni occasione possibile (Sospensioni, periodi particolarmente difficili, i PCTO) per proporre ai ragazzi e alle ragazze esperienze positive, capaci di ri-generarli e svelare loro le parti belle della realtà e di sé rimaste in ombra». «Il contatto non virtuale con la fragilità e con le marginalità la percezione di dare il proprio sostegno a qualcuno; la possibilità di entrare in relazione con altri; tutto questo genera nuove possibilità nella vita dei nostri ragazzi. In un percorso circolare che va da se stessi agli altri e viceversa. Tutto questo deve diventare prassi diffusa, sistematica e strutturata, affidata ad una sapiente organizzazione delle scuole in una feconda collaborazione con il territorio e non alla buona volontà dei singoli col rischio di azioni isolata e personali. Il nostro ufficio rimane e disposizione di tutte le scuole per proseguire e concretizzare il dialogo: ufficioscolastico@diocesipistoia.it».