Toscana

Pisa, rientrata dal Nepal l’equipe di chirurgia d’urgenza

Il team era partito con l’unità sanitaria campale dotata di tende, sala operatoria e attrezzature mediche di primo soccorso, sotto l’egida del Dipartimento della protezione civile nazionale, coadiuvati come sempre dal corpo nazionale dei vigili del fuoco, che aveva mandato sul posto 10 persone di cui 5 specializzate nel soccorso speleologico e nell’estrazione dei corpi dalle macerie e gli altri di supporto al gruppo sanitario.

Il contingente italiano ha operato a Satbise, nel distretto di Nuwakot (a circa quattro ore di viaggio da Kathmandu), dove ha curato circa 900 persone fra cui tanti bambini, effettuando interventi chirurgici ortopedici e d’urgenza. La missione è durata 20 giorni. Nessuna «staffetta» con un secondo gruppo: il contingente ha lasciato però in dotazione alla popolazione buona parte del materiale sanitario, che servirà ai medici dell’ospedale del posto per continuare nella loro quotidianità ad assistere le persone, non essendo ancora terminata l’emergenza.

Grandissima la soddisfazione dei volontari, alla loro ennesima missione, esausti ma soddisfatti di aver messo a frutto ancora una volta la loro professionalità, ma soprattutto di aver rappresentato, con la loro presenza, la certezza di una risposta assistenziale completa in un momento di disperazione totale. Il prossimo sabato 23 maggio, nel corso della consueta assemblea annuale del Gruppo, che si terrà alle ore 11 all’ospedale di Cisanello, verrà mostrato un report su questa missione e sul contributo portato alla popolazione nepalese.