Dossier

Pisa, l’«economia solidale» è in rete

di Caterina Guidi

Si chiama Distretto di economia solidale, e assomiglia a un grande «contenitore». Raccoglie al suo interno imprese, cooperative, gruppi di acquisto solidale, consumatori, associazioni: un tavolo di confronto e scambio reciproco per tutelare il consumo critico e sostenere i produttori di beni equi e solidali, biologici, sostenibili. Numerose realtà della provincia di Pisa e delle zone limitrofe lavoreranno da oggi «in rete» per offrire ai consumatori beni e prodotti di alto valore sociale e ambientale.

Il Progetto «Rete di economia solidale», nato a Verona otto anni fa, ha dato vita finora a una ventina di distretti in tutta Italia – fra quelli già attivi e quelli in costruzione – chiamando a raccolta gli operatori di finanza etica e quelli del turismo responsabile, gli agricoltori del biologico e i volontari delle botteghe del mondo, i produttori di energia «pulita» e i consumatori dei Gruppi di acquisto solidale. Da venerdì 7 maggio – con la costituzione ufficiale del «nodo» locale – la Rete abbraccia anche Pisa, seconda città toscana a raggiungere l’obiettivo dopo Arezzo.

Il nuovo distretto sarà inaugurato in occasione della V festa dell’economia solidale, «Sogni e bisogni», l’8 e il 9 maggio, in piazza Santa Caterina. Già da lunedì 3 la bottega «Il chicco di senape» ha promosso Equicittà, una settimana di incontri, mostre e degustazioni in tutta Pisa; a seguire concerti, dibattiti e testimonianze su varie tematiche: dalla situazione palestinese, alla pace, alla mondialità. E da sabato «in piazza» ce ne saranno per tutti i gusti: dai corsi di autocostruzione di pannelli solari, agli stand gastronomici, alle associazioni per l’inserimento lavorativo.

Il Distretto era «in gestazione» dal settembre 2005, quando a Pisa si è costituito il Tavolo promotore della rete di economia solidale: da quel momento associazioni, produttori, consumatori, aziende hanno iniziato a coordinarsi, decisi a promuovere insieme tutte le realtà di economia e finanza sostenibile presenti sul territorio.  «Piazza Santa Caterina sarà lo spazio aperto a tutti per toccare con mano i progetti concreti dell’economia solidale pisana e toscana», ha dichiarato Massimo Ronchieri, di Banca Etica, fra gli organizzatori dell’evento.

Largo dunque ai banchetti espositivi, ai dibattiti sul commercio equo e sulla privatizzazione dell’acqua, al laboratorio di panificazione e per imparare a riciclare. E largo al teatro di strada, con spettacoli per tutti e un laboratorio aperto di teatro urbano, nel pomeriggio di domenica.

Fra le iniziative anche una tavola rotonda, sabato alle 15.30, per la costruzione – all’interno del Distretto – di una Banca del tempo. Si tratta di una associazione in cui ogni socio mette a disposizione ore del proprio tempo per insegnare ad altri alcune competenze: dal giardinaggio, al cucito, ai lavoretti di casa, alla cucina, alle ripetizioni scolastiche. Le ore di insegnamento vengono accreditate al socio, che può «spenderle» per partecipare ad altri corsi messi a disposizione dalla banca. La Banca del tempo, presente già in molte città italiane, fatica a decollare a Pisa: l’occasione sarà buona per riprendere un discorso vecchio di alcuni anni.

E la «festa» non si ferma a piazza Santa Caterina. Dal 7 al 9 maggio, la Stazione Leopolda ospita la quarta edizione di «Parco Libri», manifestazione dedicata all’editoria ambientale promossa da Regione Toscana e Federparchi-Europarc Italia. Tre giorni per mostrare ai cittadini di tutte le età il mondo del risparmio energetico, della biodiversità e delle aree protette, attraverso dibattiti, mostre, incontri, momenti musicali, laboratori didattici e la visita guidata al Parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli.