Vita Chiesa
Pisa, gli auguri dell’arcivescovo Benotto: «che la pace vinca ogni guerra»
«Ancora una volta – scrive l’arcivescovo Benotto – nella celebrazione del Natale di Gesù risuonano le parole della “moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama”. Una scena ben diversa da quella che da dieci mesi in Ucraina semina distruzione e morte, lacrime e sangue, odio e rancore. Una scena alla quale tutti, insensibilmente, ma progressivamente, rischiamo di abituarci, come ci siamo abituati a uguali scene di distruzione e di follia omicida in innumerevoli altre parti del mondo. Viene da domandarci: è possibile che il cuore dell’uomo si indurisca a tal punto da non meravigliarci ormai più di tanto del sangue che gronda sulle mani omicide del Caino di turno? Non potrebbe essere che anche in noi stessi trovi spazio l’indifferenza con cui Caino rispose alla domanda postagli da Dio: «Dov’è Abele, tuo fratello?».
Non possiamo negare, prosegue, che «anche le grandi tragedie internazionali hanno sempre la loro “culla” nel cuore di ciascuno, quando diamo spazio a sentimenti e pensieri di inimicizia e non ci lasciamo raggiungere dall’amore di Dio che è sempre per tutti, nessuno escluso».
Ognuno è custode di suo fratello, ricorda Benotto: «Questo è lo stile della vita cristiana, e questo è il senso del Natale che festeggiamo anche in questo tempo in cui la violenza sembra volere fare da padrona nei rapporti interpersonali, familiari, sociali e internazionali. Nel desiderio che la pace vinca ogni guerra e che l’amore superi ogni odio, non dobbiamo neppure dimenticare che in ogni contesto di vita ci può essere sempre un Erode di turno».