Vita Chiesa

PIO XII: MOSTRA IN VATICANO, L’AIUTO DELLA CHIESA AGLI EBREI PERSEGUITATI

“L’obiettivo principale del Vaticano durante la Seconda guerra mondiale è il soccorso alle vittime del conflitto, ai prigionieri, ai dispersi, con una rete di assistenza umanitaria che non fa distinzioni di credo religioso o di razza. Si inquadra in questa azione, l’aiuto fornito agli ebrei”. Lo ha detto oggi in Vaticano, alla presentazione della mostra “Pio XII – L’uomo e il pontificato (1876-1959)” allestita per il 50° della morte di Papa Pacelli, lo storico Matteo Luigi Napolitano, dell’Università del Molise. “Dei 1.259 ebrei arrestati da Kappler il 16 ottobre 1943, 1.007 prendono la via di Auschwitz. Ma dei circa 9.600 ebrei che si trovano a Roma in quel momento (lista del console israeliano Pinchas Lapide), 8.500 trovano rifugio in conventi, case religiose, parrocchie, università pontificie e negli stessi appartamenti papali. Napolitano ha aggiunto che “sono gli stessi archivi sionisti di Gerusalemme e quelli di Yad Vashem a documentare l’efficacia di quest’opera del Vaticano”. Il presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, mons. Walter Brandmuller, ha sottolineato che la mostra, richiesta da Benedetto XVI, “può contribuire a rendere giustizia ad un grande papa” che “godeva dell’ammirazione dei contemporanei indipendentemente dalle loro convinzioni religiose”.“Tra gli appunti di Papa Pio XII ci sono quelli riguardanti ciò che vide per quattro volte, il 30 e 31 ottobre, il 1 e 8 novembre 1950, nei giardini vaticani in occasione della proclamazione del dogma dell’Assunta (1 novembre) quando assicurò di aver assistito al cosiddetto ‘fenomeno del sole’ accaduto a Fatima”: lo ha detto stamane in Vaticano, durante la presentazione in anteprima della mostra su Pio XII nel Braccio di Carlo Magno, il giornalista e storico Andrea Tornielli. “Papa Pacelli non parla affatto di ‘miracolo’, – ha proseguito Tornielli – semplicemente vuole lasciare in questo appunto apparentemente insignificante il racconto dell’esperienza vissuta. Senza interpretazioni di sorta, anche se il fenomeno venne da lui considerato come una ‘conferma celeste’ del dogma”. Tornielli ha descritto parecchi aneddoti della vita di Pio XII: usava carta riciclata per appunti, spegneva sempre le luci di persona dopo le udienze, usava i vestiti fino a che erano consumati, durante la guerra rinunciò al riscaldamento e al caffè “per essere vicino alle sofferenze dei suoi concittadini”. Giovanni Morello, della Fondazione per i Beni e le Attività Culturali della Chiesa, ha tratteggiato gli anni giovanili e l’avvio del suo servizio al Vaticano fino alla sua nomina a Segretario di Stato.Sir