Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Pieve a Presciano ricorda don Luigi Acquisti.

Si sono concluse con una solenne concelebrazione dei sacerdoti del vicariato di Laterina, presieduta da don Fabrizio Vantini, tenutasi nella Pieve di Sant Pietro, le celebrazioni in suffragio di don Luigi Acquisti, terzo proposto di Pieve a Presciano, morto il 14 agosto scorso. La partecipazione che ha caratterizzato sia la S.Messa esequiale, presieduta da monsignor Luciano Giovanetti, Vescovo di Fiesole , sia le S.Messe di suffragio, testimoniano l’affetto che questa piccola comunità di poco più di 400 anime nutre ancora per il suo «ultimo parroco residente», per il «proposto» come da tutti era ed è ancora chiamato.Qurantatre anni trascorsi in una parrocchia non sono certamente pochi e segnano una comunità con un impronta indelebile. Arrivato a Pieve a Presciano nel 1950, succedendo al futuro canonico don Giuseppe Caporali, dotato di una fede sincera e incrollabile unita a un forte spirito pratico, si impegnò nella riorganizzazione spirituale e materiale della parrocchia. In un periodo di aspri contrasti politici seppe mantenersi al disopra delle parti pur rimanendo fermo sui principi della fede e della morale cristiana. Seppe distinguere l’errore dall’errante e se contro il primo tuonò spesso dal pulpito, per il secondo ebbe sempre un amore e una comprensione di padre.Si impegnò nel rinnovamento dell’ antichissima chiesa plebana e dell’oratorio della compagnia del Santissimo Sacramento. Quando la riorganizzazione delle parrocchie seguita al Concordato dell’84 gli consegnò altre tre chiese, non si perse d’animo nonostante l’età e tutte volle riaprire al culto, anche se solo in occasioni particolari, suscitando l’entusiasmo dei residenti. Istituì, gia fin dal 1986, il Consiglio parrocchiale per gli affari economici che si occupa tuttora, di volta in volta rinnovato, della gestione economica della parrocchia. Quando cominciò ad avvertire che non poteva servire al meglio la sua comunità si ritirò, nel1993, nella casa Santa Maria Maddalena di Gargonza, dove per 14 anni è stato accudito con amore e professionalità e da dove è rimasto a disposizione della sua amata parrocchia per molti anni ancora, continuando a servirla finché ha potuto con le celebrazioni feriali e talvolta festive e con il servizio delle confessioni. La comunità, per bocca del diacono di cui egli aveva coltivato la vocazione , lo ha pubblicamente ringraziato, durante la S.Messa esequiale per il suo servizio pastorale, per l’amore alla Chiesa che ha saputo trasmettere a tutti, per la generosità sempre dimostrata, per l’amore alla verità ma soprattutto perché ha fatto comprendere con la sua vita semplice e schietta che tutti possiamo vivere da cristiani autentici. Durante l’ultima celebrazione di suffragio, nell’ascoltare la lettura del suo testamento pubblico, gli occhi dei parrocchiani si sono riempiti di lacrime nel sapere che alla comunità sarà dato di custodire per sempre il ritratto che i suoi parrocchiani gli regalarono in occasione del cinquantesimo di sacerdozio e il bellissimo camice della sua ordinazione in quel sogno che fu suo, ma che non potè concretizzare: il museo catechetico di arte sacra che la comunità si è impegnata a realizzare. Guardando alla vita di don Luigi, a vediamo un uomo che ha risposto alla sua vocazione, un uomo realizzato e felice, eternamente felice, come vorremmo essere tutti noi.Martina Ballottisegretario del consiglio pastoraledi Pieve a Presciano