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Pieve, 25 anni per il «Premio diari».

Grande attesa per la venticinquesima edizione del Premio Pieve, in programma dall’11 al 13 settembre in quello che è ormai universalmente conosciuta come la Città del Diario. Un’atmosfera magica accompagna le giornate del festival, evento che vive delle memorie conservate nell’imponente archivio, di mostre fotografiche, incontri e anche dei contributi che alla rassegna portano ogni anno intellettuali e artisti. Come Mario Perrotta, ad esempio, che presenterà in forma romanzata i 25 anni di vita dell’Archivio (sabato 12 a partire dalle 21, piazzetta delle oche) o ancora la scrittrice Edgarda Ferri, autrice di «Uno dei tanti», libro che prende spunto dalle memorie di Orlando Orlandi Posti, conservate a Pieve su foglietti ingialliti (venerdì 11 ore 18.30, chiostro dell’asilo Umberto I). Fu, a 18 anni, una delle vittime delle Fosse Ardeatine. Oppure i ricordi di Giovanni Treccani, il fondatore della celebre enciclopedia, il cui diario è conservato in Archivio grazie ad una donazione della famiglia Treccani che l’ha fatto stampare in dieci, preziosissime, copie (venerdì 11 ore 21.30, piazza Santo Stefano). E se il momento clou è rappresentato dalla scelta finale del diario vincitore dell’edizione 2009 (domenica 13 ore 16, piazza Plinio Pellegrini), non vi è dubbio che il protagonista della venticinquesima edizione sarà Francesco De Gregori al quale il Premio quest’anno ha sottratto il titolo di una canzone per farne il filo conduttore. «La storia siamo noi» e a De Gregori va il premio «Città del diario 2009», riconoscimento che viene assegnato ogni anno ad una personalità che ha contribuito a preservare la memoria (negli ultimi anni è stato assegnato a Marco Paolini, Ascanio Celestini e Rita Borsellino).