Toscana
Piani sanitario e sociale: osservati speciali.
Continua il monitoraggio dei provvedimenti attuativi dei piani regionali. Si segnalano di seguito le iniziative intraprese nei mesi di marzo e aprile 2003.
a. Complessificazione del concetto di salute: la Regione fa propria la definizione di salute data dall’OMS, quale stato di equilibrio tra le componenti fisiche, psichiche, emotive, relazionali e sociali dell’individuo. Sia a livello individuale che collettivo, la cura dello stato di salute corrisponde all’azione di molteplici fattori e azioni, tali da imporre un approccio integrato, relativo al confluire verso il medesimo obiettivo di politiche relative a settori diversi. Sono allora da considerarsi politiche di salute anche quelle relative a temi quali formazione, lavoro, abitazione, ambiente, territorio, attività produttive, sicurezza, assistenza sociale.
b. Evoluzione del concetto di ospedale: la Regione Toscana partecipa al progetto Health Promoting Hospitals dell’Ufficio Europeo dell’OMS, volto all’elaborazione di un modello di ospedale capace di attivare processi di promozione di salute, individuale e collettiva. Nel contesto attuale si rilevano due aree assistenziali facenti capo alle strutture ospedaliere, una di intervento specialistico e complesso, atta ad intervenire su fasi patologiche acute, l’altra destinata alla riabilitazione, all’assistenza post acuta, all’assistenza delle patologie croniche e degenerative. Si configura quindi un disegno di riordino dei servizi sanitari basato sulla distinzione tra ospedali per acuti (intensità e complessità di cure, alta specializzazione, disponibilità di tecnologie diagnostiche) e la rete di servizi per cure primarie e di base (ospedali di comunità, centri residenziali, rete di servizi ambulatoriali e distrettuali di diagnosi, cura e riabilitazione), cui corrisponde un minor ricorso ai ricoveri, limitati alla fase acuta della patologia e l’implementazione di servizi residenziali, domiciliari e distrettuali sul territorio, servizi di prevenzione e educazione alla salute. In questo quadro la figura del medico di famiglia assume un ruolo fondamentale nel sistema dei servizi, quale primo attivatore della rete di strutture sanitarie presenti sul territorio.
c. Riqualificazione delle aziende ospedaliere: dalla situazione iniziale, caratterizzata dalla presenza di un numero alto di ospedali, il 75% dei quali collocati in edifici costruiti prima del 1920, con una disponibilità di posti letto pari a 23.108 (6,4 posti letto per 1000 abitanti), l’azione programmata, come da Piano sanitario, persegue l’obiettivo di ridurre il numero di ospedali portanti a 41, tutti nuovi o rinnovati, con una disponibilità di posti letto pari a 3,8 ogni 1000 abitanti. Gli interventi di prossima attuazione riguardano la messa in costruzione del nuovo ospedale di Empoli, la riorganizzazione di Careggi e dell’azienda ospedaliera senese, il trasferimento dell’ospedale Meyer, il completamento del trasferimento dell’azienda ospedaliera pisana a Cisanello. (Deliber.12.02.2003, n.24, Burt 12.03.2003 n.11)
Un ulteriore finanziamento di 100.000 euro è stato stanziato dalla regione quale contributo alla realizzazione del progetto Vulnerabilità sociale e carriere di povertà nell’area metropolitana, presentato congiuntamente dalle province di Pistoia, Firenze e Prato, volto all’attivazione e alla gestione integrata dell’osservatorio sociale. (decreto 12.03.2003 n.1630, Burt 30.04.2003 n.18)