Pescia
Pescia, con la formula “donec aliter provideatur” mons. Tardelli conferma gli organismi di partecipazione ecclesiale
L’utilizzo della formula “donec aliter provideatur” che significa “finché non si provveda in modo diverso” permette al vescovo di meglio conoscere la Diocesi, che guida solamente da una settimana, e di far discernimento in scelte che la Chiesa è chiamata a fare.
Il vescovo di Pescia, mons. Fausto Tardelli, ha confermato l’incarico degli organismi di partecipazione ecclesiale nonché gli Officiali della Curia diocesana, i Vicari foranei, i direttori degli Uffici diocesani e delle Consulte diocesane, i membri del Collegio dei consultori, del Consiglio presbiterale, del Consiglio pastorale diocesano e del Consiglio diocesano per gli Affari economici, i collaboratori laici della Curia e quanti altri hanno bisogno di conferma a norma dei Sacri canoni.
Lo fa nel segno della continuità: specifica il Vescovo stesso “nella consapevolezza che l’avvicendamento dei Pastori nella guida di una Diocesi non interrompe l’impegno pastorale di coloro che sono chiamati, secondo il proprio ufficio o incarico, ad aiutare il Vescovo nella scelta e nella realizzazione delle principali linee pastorali.”
L’utilizzo della formula “donec aliter provideatur” che significa “finché non si provveda in modo diverso” permette al Vescovo di meglio conoscere la Diocesi, che guida solamente da una settimana, e di far discernimento in scelte che la Chiesa è chiamata a fare.
Nell’ omelia dell’ingresso in Diocesi avvenuto domenica scorsa 14 gennaio il vescovo Fausto ha incoraggiato tutti: “Assicuro a ognuno di voi che sarò a pieno titolo il vostro Vescovo, non a mezzo servizio”. Due chiese di Pistoia e Pescia, ha spiegato, “sono chiamate a vivere un’esperienza concreta di fraternità, direi di sinodalità secondo la linea indicata da papa Francesco alla Chiesa universale”.