Mondo

Perù: morto suicida l’ex presidente García. Il cordoglio dei vescovi

È morto dopo qualche ora dal ricovero in ospedale l'ex presidente della Repubblica del Perù (1985-1990, 2006-2011) Alan García, che si era sparato nel momento in cui gli agenti stavano per entrare in casa sua per eseguire il suo arresto ordinato dalle autorità giudiziarie per presunti reati di corruzione legati allo scandalo Odebrecht.

Nei suoi confronti era, infatti, stato emesso un ordine di detenzione provvisoria di dieci giorni. Il fatto ha creato forte impressione in un Paese già scosso dagli arresti a ripetizione per corruzione (una settimana fa era toccato a Pedro Paolo Kuszynski, presidente fino a poco più di un anno fa).

La Conferenza episcopale peruviana ha diffuso uno stringato comunicato, attraverso il quale «con profondo dolore» esprime il suo cordoglio alla famiglia, al Partito Aprista, agli amici e conoscenti. «Uniti nella fede, invochiamo la misericordia e la tenerezza di Dio Padre, che conosce profondamente il cuore umano, perché gli conceda la gioia della sua eterna presenza».

L’arcivescovo di Lima e primate del Perù, mons. Carlos Castillo Mattasoglio, ha anch’egli diffuso un comunicato rivolgendo le sue condoglianze alla famiglia e a coloro che lo hanno conosciuto. Scrive il vescovo: «Di fronte alla commozione generale causata da questo fatto, invitiamo come Chiesa a meditare con profondità quanto è accaduto».