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Perù: con la mediazione dei vescovi accordo sul conflitto Las Bambas

Al termine di una trattativa durata dieci ore, sabato scorso le comunità locali di Fuerabamba (Apurímac), il Consiglio dei ministri del Perù e l'impresa mineraria MMG Las Bambas, con la mediazione della presidenza della Conferenza episcopale peruviana (Cep) e l'appoggio della Defensoría del Pueblo, sono arrivate a un accordo, dopo 62 giorni di conflitto sociale che ha provocato la paralisi della zona.

Al tavolo, per la Chiesa peruviana, il presidente della Cep, mons. Miguel Cabrejos, i vicepresidenti, card. Pedro Barreto Jimeno e Robert Prevost, il segretario generale, mons. Norberto Strotmann. Per il Governo era presente il presidente del Consiglio dei ministri, Salvador del Solar, accompagnato da altri tre ministri.

Nell’ambito dell’accordo, lo Stato peruviano si impegna a essere più presente nella zona di Fuerabamba, la compagnia mineraria riconosce l’importanza delle questioni portate all’attenzione dalla cittadinanza e la comunità locale manifesta la volontà di dialogare con l’impresa per trovare una soluzione. L’accordo prevede che la comunità campesina di Fuerabamba ristabilisca la transitabilità della strada che attraversa il fondo Yavi Yavi, bloccata da oltre due mesi, mentre l’impresa MMG las Bambas e la comunità di Fuerabamba sono giunte a un soddisfacente accordo economico. Inoltre, la compagnia concretizzerà i suoi impegni riguardo all’inserimento occupazionale di alcune persone della comunità. Novità positive anche per il conflitto con MMG Las Bambas che vedeva protagoniste le comunità di Challhuahuacho (Apurímac): l’accordo prevede l’interruzione del blocco che impedisce l’accesso alle miniere, mentre il Governo si impegna a proclamare lo stato di emergenza per il distretto di Challhuahuacho e a favorire un progetto per lo sviluppo di tutta la provincia di Cotabambas. Da tutte le parti è stata sottolineata l’importanza del ruolo avuto dalla Conferenza episcopale peruviana nella trattativa.