Pergine: 20mila euro per i malati di Sla.

Una una straordinaria storia di solidarietà e di amore per la vita quella che viene da Pergine Valdarno. Un paese intero nei mesi scorsi si era stretto a fianco di Daniela Martini, 53 anni, che dal 2007 ha scoperto di essere affetta dalla Sla e che oggi, grazie a un apparecchio che la fa respirare e al sondino gastrico, può continuare la sua impresa quotidiana contro il morbo. Una vera e propria sfida alla malattia per la quale ogni anno servono 60mila euro, una cifra alla quale contribuiscono in modo determinante la Regione Toscana e l’azienda sanitaria di Arezzo. Una sfida a cui anche i concittadini di Daniela hanno voluto contribuire organizzando tre giorni di festa e un convegno sulla Sla, a settembre, durante i quali sono stati raccolti 20mila euro. In quell’occasione la famiglia Martini è stata insignita anche del premio «Pergine abbraccia». Ma Daniela, come sanno bene a Pergine, ha la testa dura e ha ribattuto: «Non li voglio». Ora parte di quei soldi sarà donata, durante una cerimonia pubblica in programma sabato 26 febbraio alle 11, presso la sala consiliare del comune di Pergine Valdarno, all’associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, per contribuire all’assistenza psicologica ambulatoriale e domiciliare dei malati di Sla. La sezione aretina dell’Aisla è presieduta, tra l’altro, da Maria Luisa Valesio, anche lei affetta da Sla. Alla cerimonia parteciperanno anche i volontari del servizio civile nazionale che hanno deciso di dedicare un anno ai pazienti affetti da malattie neurologiche ad interessamento neuromuscolare presenti nella zona del Valdarno. L’altra parte della raccolta, effettuata dai cittadini di Pergine, servirà ad acquistare tre apparecchi che consentano di tenere sotto controllo battito cardiaco e respiro, da regalare ai pazienti. Alla cerimonia di sabato parteciperanno, oltre al sindaco di Pergine Valdarno Paola Prizzon, anche il direttore generale della Usl8 Enrico Desideri e il vice presidente della provincia di Arezzo Mirella Ricci.