Prato

Peregrinatio Mariae, un evento di grazia

Di Eligio Francioni *Il 13 maggio 1917, a Fatima, nella Cova di Iria, a tre pastorelli, Lucia, Francesco e Giacinta, appare la Madonna. Tutta l’Europa brucia, si combatte la prima guerra mondiale.Maria chiede di fare tanta preghiera, soprattutto con il rosario, e di offrire sacrifici per la conversione dei peccatori. Per sei volte, il 13 di ogni mese, durante le sue apparizioni, i fanciulli ricevettero messaggi, segreti, e ebbero visioni. Sarà Lucia, vissuta fino a pochi anni fa, a farne racconto nelle sue memorie. La guerra sarebbe cessata e, un giorno, anche la Russia si sarebbe convertita. Dopo un esame severo la Chiesa ha riconosciuto la autenticità di quanto avvenne a Fatima. Oggi sono milioni i pellegrini che ogni anno raggiungono quel Santuario Mariano. Tra i pellegrini, Giovanni Paolo II andato ad incastonare nella corona posta sul capo della Madonna, la pallottola sparata contro di lui in Piazza S. Pietro, proprio il 13 maggio del 1981. Nel 2005 il Vescovo chiamò la diocesi a vivere cinque anni di preghiera, revisione di vita e di missione. Dal 2008 ha iniziato una «visita pastorale» ai vari ambienti di vita della gente di Prato: parrocchie, scuole, fabbriche, circoli, club… singole famiglie, che, a volte, vivono situazioni di difficoltà.Siamo giunti all’ultima parte della missione, che ufficialmente terminerà per la festa di S. Stefano di questo anno 2010. In questi giorni, 18-22 giugno, sta svolgendosi il pellegrinaggio diocesano a Fatima. Sarà consegnata al Vescovo una copia, in tutto simile, della statua della Madonna che apparve ai tre pastorelli. Verrà portata a Prato per una Peregrinatio attraverso la diocesi. L’accoglienza, solenne, sarà fatta in duomo alle 17 di mercoledì 23 giugnoparrocchie del centro storico, nel mese di luglio, percorrerà tutte le parrocchie della valle del Bisenzio. Nel mese di agosto rimarrà in città, presso i monasteri di S. Clemente e S. Vincenzo, per visitare quelle realtà che non conoscono ferie e vacanze come ospedale, case di cura e di riposo. Da settembre a dicembre percorrerà tutte le parrocchie degli altri vicariati.Il carattere della visita è prettamente pastorale, spirituale. Nei giorni precedenti l’arrivo ci sarà una preparazione. Nel breve periodi di sosta – uno o due giorni secondo la grandezza delle parrocchie – ogni comunità sarà libera di organizzarsi al meglio. Certamente in coerenza con i contenuti del messaggio di Fatima: il cessare delle guerre e della persecuzione contro i fedeli di Cristo, la conversione dei popoli e delle persone. Quindi: tanta preghiera, conversione personale, riparazione dei peccati del mondo.Saranno ore intense quelle poche ore di permanenza, di visita della Madonna, fatte di recita del rosario, di celebrazioni penitenziali, individuali e comunitarie, di veglie di preghiera. Culmine sarà sempre l’Eucarestia, normalmente presieduta dal Vescovo. Il motto scelto è stato: «Qualsiasi cosa egli vi dica, fatela», parole dette da Maria alle nozze di Cana.Sarà Lei, la Madre di Gesù ad aiutarci nell’ascolto di Gesù per il cammino che ci attende in questi primi decenni del terzo millennio.Un cammino difficile, impegnativo per la Chiesa di Prato: formazione dei giovani, evangelizzazione delle nuove generazioni e proposta della fede cristiana alle tante comunità straniere che giungono tra noi, creazione di un nuova mentalità per la fraterna accoglienza del povero secondo il Vangelo.* Vicario generale della Diocesi di Prato

(dal numero 23 del 20 giugno 2010)