Lettere in redazione
Perché non utilizzare gli embrioni congelati?
Ho seguito con attenzione le vostre informazioni sul referendum che, a mio parere, non è il frutto della maturità dei nostri concittadini ma il risultato di una competizione ove ha prevalso la collaudata propensione all’astensionismo per i quesiti referendari, di qualsivoglia natura, soprattutto questi che presupponevano una volontà di documentazione che ha scoraggiato tutti, preoccupati… di arrivare sani e salvi alla fine del mese.
Prima del voto anch’io certamente come altri ho provato a documentarmi con l’ausilio di testi e di medici (cattolici!) amici, che godono della mia stima. Il tutto allo scopo di dare una risposta motivata alla mia coscienza di cattolico laico che riconosce un solo dogma e ama la cultura del dubbio. L’embrione è tale nei suoi primi stadi di sviluppo dopo la fecondazione. Questo non è opinabile. Quindi alla fecondazione abbiamo il primo stadio della segmentazione dell’uovo (morula) che precede la blastula, entrambe formate da linee cellulari (4, 8, 16, etc). La blastula altro non è che uno stadio della segmentazione dell’uovo in cui i blastomeri (cellule derivate dalla segmentazione dell’uovo) sono disposte a delimitare una cavità centrale (cavità blastocistica).
VESCOVI: «Io, scienziato ateo, vi dico che l’embrione è vita»
Cattolici, un compattamento che promette bene
Claudio Turrini