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Per trapanarsi l’ombelico la Toscana detta legge

di Umberto FolenaLa Toscana è prima e ciò è motivo di grande soddisfazione. Prima dove? Nel dotarsi di una legge organica che disciplina tatuaggi e piercing. Come sarebbe a dire «tutto qua»? Di questi tempi, dotarsi di una legge organica, purchessia, è comunque un’impresa. Certo, come tutte le leggi è perfettibile. Ad esempio, i minori di 18 anni dovranno avere il permesso dei genitori, prima di farsi disegnare piante rampicanti sulla schiena o forare l’ombelico. Giusto. A noi, che frequentiamo più maggiorenni che minorenni, non dispiacerebbe che, in casi di palese necessità, fossero i figli a dare il permesso ai genitori. Questione di responsabilità. C’è poi il problema dei prezzi. Pare che nell’area fiorentina farsi trapanare il naso costi meno d’un molare: 25 euro. La lingua, il sopracciglio o l’ombelico 30. Altrove – non specifichiamo perché la prima pagina di Toscanaoggi è fascia protetta – fino a 42. Ora, se chiamo a casa mia un manovale a ficcarmi un tassello nel muro, secondo voi quanto mi costa? Quanto dunque dovremo aspettare per una legge organica che regolarizzi il piercing alle pareti? Dovendo scegliere, il quadro del bisnonno me lo farò appendere al naso: conviene.

In ogni caso, ora che la legge ci tutela, chi rinuncerà a farsi un bel tatuaggio etnico, un piercing estremo, perfino un branding (marchio a fuoco, come un manzo texano)? Ai tifosi viola un giglio rosso, a Cecchi Gori una foglia di coca, ai simpatizzanti della CdL una bandiera italiana sul petto, a quelli dell’Ulivo idem ma senza la grande «B» nel mezzo. Ora che siamo tutelati, tatuaggi e piercing saranno un must e nessuno potrà farne a meno, se non vorrà sfigurare in società. Gli ultimi a resistere alla moda saranno i ceti poveri, gli emarginati, i refrattari ai trend, quelli che non vanno in barca, al massimo in peschereccio: ad esempio, pescatori e portuali.

«Tatuarmi io? Che volgarità» pare abbia esclamato un pescatore di Livorno intervistato dal Tg3. Dopo la messa in onda del servizio, gli ispettori del Ministero sono piombati in redazione a sequestrare la videocassetta con le vergognose dichiarazioni comuniste. Se non ti tatui, remi contro. Fai crollare il Pil, provochi la deflazione, il mercato non marcia.

L’Auditel pare voglia proporre di tatuare sul polso dei telespettatori un codice a barre (sterile). Il Ministero delle Finanze propone un altro codice, quello fiscale. Il Movimento naziskin un semplice numerino di otto cifre. Il dibattito è spalancato.

LA TOSCANA E’ LA PRIMA REGIONE A DISCIPLINARE PIERCING E TATUAGGI