Livorno

Per il bene della città, sostenere la famiglia

«<Livorno, amica della famiglia» non è più solo uno slogan, ma è diventato qualcosa di più concreto dopo l’incontro pubblico sulla famiglia che si è svolto in Provincia su iniziativa del Progetto culturale diocesano: in questa circostanza infatti è stato presentato pubblicamente il documento realizzato da un gruppo di cattolici impegnati in politica in cui si evidenziano quattro priorità per promuovere  politiche di sostegno alla famiglia.L’iniziativa, promossa dall’ambito politico del Progetto Culturale, ha condotto ad un primo risultato significativo, l’accordo tra politici collocati in schieramenti diversi ma uniti dalla condivisione di valori comuni. L’adesione formale al documento è arrivata da otto membri del Consiglio Comunale appartenenti a cinque partiti diversi: lo hanno sottoscritto, infatti, Bottino, Cannito, Capuozzo, Fenzi, Latorraca, Mambrini, Romiti e Scavazzon (in ordine alfabetico), quattro consiglieri di maggioranza e quattro di opposizione. Oltre ai consiglieri comunali hanno aderito al documento altri politici impegnati a vari livelli (tra i quali il presidente della Provincia Kutufà) e laici credenti rappresentanti della società civile o di associazioni cattoliche.Un risultato per il quale ha mostrato apprezzamento anche il Vescovo, monsignor Giusti, che, in varie occasioni, ha incoraggiato il gruppo a concludere positivamente il lavoro. Anche il professor Belardinelli, coordinatore delle iniziative del Progetto Culturale della C.E.I., si è detto piacevolmente sorpreso dall’ampia condivisione del documento che va nella direzione di mettere la famiglia al centro delle politiche sociali locali. Il percorso era cominciato nell’ottobre del 2011, in occasione della presentazione del rapporto proposta sul cambiamento demografico, appena pubblicato del Progetto Culturale nazionale: in quella occasione intervenne Dino Boffo, direttore di TV2000, la televisione promossa dalla C.E.I., che, dopo aver delineato le tesi fondamentali di quella pubblicazione, lasciò alla nostra città una domanda provocatoria: “Livorno è amica della famiglia ?”Una domanda collegata alla necessità di porre in essere delle azioni che tendano ad invertire la grave crisi demografica in atto nel nostro paese e che si prevede in peggioramento nei prossimi anni: tra queste nella proposta del Progetto Culturale c’era il cosiddetto “family mainstreaming”, cioè una strategia dinamica che metta la famiglia al centro della società e sia considerata come una dimensione di tutte le politiche sociali, economiche ed educative.Pochi mesi dopo, nel gennaio del 2012, il Progetto culturale diocesano promosse un altro evento pubblico che si svolse eccezionalmente nella sala del Consiglio Comunale dove il professor Belletti, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, si confrontò con il sindaco Cosimi e il vescovo Giusti sul tema di un nuovo welfare per la famiglia. Dopo questo incontro molto interessante, cominciò il lavoro del gruppo di politici cattolici in vista della definizione di una posizione comune al riguardo; percorso che è sfociato nella stesura del documento, che abbiamo già pubblicato su queste pagine nella scorsa settimana, che prevede quattro proposte concrete di intervento a favore della famiglia nell’ambito della tutela della vita, nella promozione di politiche abitative familiari, nell’introduzione di misure di equità familiare nella fiscalità comunale e nell’integrazione delle famiglie di immigrati.Un testo su cui si sono ritrovati politici di partiti diversi e che rappresenta ora la base per un ulteriore lavoro che faccia approdare in Consiglio Comunale atti politici che rendano concreti e realizzabili gli obiettivi concordati. Su queste pagine seguiremo passo passo i prossimi sviluppi del percorso.