Toscana

Pensionati a Pisa: l’emozione di saper leggere un’opera d’arte

di Andrea BernardiniQuante volte, in passato, passeggiando per Pisa avete percorso piazza dei Cavalieri e vi siete fermati per un attimo ad osservare le testimonianze del Governo dei Dodici o la Scuola normale superiore di napoleonica memoria? O, entrando nella Cattedrale, il vostro sguardo si è fermato sul prezioso mosaico del catino absidale che profuma di lontano oriente? E così facendo vi siete posti mille domande sulla storia di questa o quell’opera, sul suo significato, sull’esperienza di vita del suo autore? Domande che, se non avete trovato una buona guida, sono destinate a rimaner senza risposta. E probabilmente nell’oblìo. Già, perché l’intelligente fruizione di un’opera d’arte o di monumento richiede tempo e passione. Tempo e passione di cui quasi mai un cittadino comune dispone. Disponibilità che invece si addicono agli over ’60. Ne volete un esempio? Un vivo, vivissimo volontariato culturale fatto di pochi giovani e tantissimi pensionati che, dopo decine di lezioni, visite guidate e studio personale, oggi sono in grado di leggere un’opera d’arte sacra e saprebbero adottare persino i comportamenti più corretti per salvarla in caso di calamità naturale. E che si dicono felici perché, a settant’anni, hanno capito qual’era il segreto fascino di una città in cui avevano scelto di abitare per una vita intera. È una di queste Loredana Severini, 71 anni, una vita spesa tra i banchi di scuola ad insegnar matematica e scienze a migliaia di preadolescenti, adesso anche nonna di due nipoti. Loredana è anche responsabile della sezione di volontariato culturale degli Amici dei Musei e dei monumenti pisani: 150 persone, per lo più donne, quasi tutte pensionate, una vita spesa a fare la mamma, la nonna, la commerciante o l’impiegata in un ufficio pubblico. Tutte amiche ed affiatate: così affiatate ed inseparabili che è quasi impossibile parlare ad una sola di loro. E infatti all’appuntamento con l’intervista si presentano in una dozzina. «Questa attività ci tiene vivi – dice Loredana – quando prestiamo servizio per l’apertura di una mostra o di una chiesa, o ci muoviamo in comitiva alla scoperta o riscoperta di opere d’arte nostrane, dimentichiamo l’età».

Un esempio eccellente viene dalla decana del gruppo, Lida Maccheroni Mainardi. Età? «82 anni compiuti proprio oggi» dice al cronista, meritandosi l’applauso delle amiche e dei colleghi della redazione. È una fedelissima dell’Azione cattolica, di cui è socia dal 1945, in città è molto conosciuta perché la sua presenza è legata ad «Evelina», il negozio di tessuti e biancheria nella centralissima via San Francesco. Parla di questa come l’«occasione della sua vita»: «che emozione saper leggere un’opera d’arte, poter educare i giovani al gusto dell’arte e del bello».

Sergio Logli, 72 anni, lettore appassionato del nostro settimanale, un passato da ingegnere, un presente da cultore dell’arte romanica: «Da quando sono in pensione – dice – ho scoperto cose stupende».

A Pisa l’Associazione degli amici dei musei e dei monumenti pisani conta seicento soci e rappresenta il sodalizio in assoluto più numeroso. I volontari hanno garantito per diversi mesi l’apertura della chiesa della Spina, ed hanno prestato servizio in luoghi storici e musei gestiti dall’Università, dalla Normale e dalla Scuola Sant’Anna. Li accomuna un’altra passione. Dice uno di loro: «Amiamo anche la buona cucina. E lo facciamo per cultura». Insomma, l’anagrafe non conta. Si trova bene con loro il presidente degli Amici dei Musei e monumenti pisani Mauro Del Corso. Pensate: ha solo 45 anni, praticamente… un neonato!

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