Pisa

PELLEGRINAGGI DIOCESANI IN TERRA SANTA E AI SANTUARI MARIANI

di Andrea Bernardini Mille e trecento pellegrini, da gennaio ad oggi, si sono serviti dell’agenzia «Millennium» per raggiungere la Terra Santa o la Giordania, la Grecia (terra di San Paolo) o Lourdes, o, per parlare di mète a noi più vicine, i luoghi di padre Pio o Cascia e Norcia, Greccio o il santuario mariano di Montenero.Il punto della situazione sul trend dei pellegrinaggi in diocesi e sui progetti per il prossimo futuro è stato offerto da un incontro organizzato dall’ufficio pellegrinaggi e tenutosi lo scorso giovedì al ristorante «La Rota» a Madonna dell’Acqua.La mole di lavoro portato avanti dall’ufficio (in cui operano il direttore tecnico Rosanna Marino e Manuela Bertelli) ha permesso di chiudere il bilancio del 2007 con un piccolo ma significativo attivo. Mostra fiducia il direttore dell’ufficio monsignor Danilo D’Angiolo, che ha tenuto la relazione introduttiva: «Il bilancio 2008 confermerà la solidità della società».Parte del successo è merito dei partners dell’ufficio pellegrinaggi, primo tra tutti Brevivet, nata nella seconda metà degli anni Novanta dalla fusione di Ivet – che dal ’52 promuoveva pellegrinaggi paolini – e Brevi tour, agenzia bresciana di pellegrinaggi. Si tratta di uno dei cinque o sei più grandi tour operators specializzati nel turismo religioso in Italia, con i suoi 50 milioni di euro di fatturato e 78mila passeggeri portati a destinazione. «Fatturati – come ha spiegato l’ad Maurizio Baiocchi – che ci permettono, ad esempio, di investire 15 milioni di euro per la prenotazione di aerei Meridiana Eurofly cui affidare il trasporto di pellegrini dall’aereoporto più vicino fino alla mèta del pellegrinaggio». Avere aerei a disposizione che arrivano in aereoporto già la sera precedente alla partenza, permette «di poter partire di primo mattino e, ad esempio, arrivare a Lourdes guadagnando diverse ore rispetto ai pellegrini arrivati con altri voli».L’incontro, cui hanno partecipato vicari foranei e religiosi, responsabili dei centri pastorali, dell’Ac, del Serra club di Cascina e del Centro studi Toniolo e alcuni collaboratori, è servito anche a raccogliere suggerimenti utili da inserire nel catalogo 2009 dell’agenzia «Millennium». Da don Severino Dianich (servizio cultura e università) la richiesta di un «format» – forse più «spartano», ma decisamente più economico – di pellegrinaggi destinati ai giovani universitari. Da monsignor Roberto Filippini la proposta di utilizzare, in Terra Santa, alberghi palestinesi, per sostenere concretamente l’economia di quel popolo, decisamente più povero rispetto agli ebrei. Anche se l’assemblea ha preso atto che il servizio offerto da alcune strutture è improponibile a chicchessia. Discussione aperta sulla distinzione tra pellegrinaggi e viaggi: anche i secondi possono essere utili – ha osservato don Marco Pupeschi, di Cenaia – se servono ad avvicinare la gente al campanile; come, del resto, ci sono dei viaggi che finiscono per assumere, nei giorni, lo spirito del pellegrinaggio, come ha ricordato con un aneddoto Giovanni Ciraci (Brevivet).Da tutti è stata chiesta una cura particolare nella scelta delle guide locali (definite «i veri angeli custodi dei turisti»): dalla loro sensibilità e dalla loro capacità di entrare nello spirito del pellegrinaggio dipende gran parte del successo delle iniziative. Come nella redazione dei sussidi liturgici e spirituali, evitando testi generici che mal si adattano ad una particolare situazione.Le prospettive future: l’ufficio è al lavoro già da tempo per programmare viaggi e pellegrinaggi per il prossimo anno. Il 20 agosto del 2009, ad esempio, partirà dall’aereoporto Galileo Galilei, un pellegrinaggio diocesano in Terra Santa (il ritorno allo scalo pisano è previsto per il 27) che sarà presieduto dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto. Allo studio itinerari di uno, due o tre giorni nei luoghi paolini di Roma. A maggio 2009 si tornerà a Fatima, mentre a settembre 2009 si tornerà a Lourdes, dove quest’anno l’ufficio pellegrinaggi ha già portato oltre quattrocento pellegrini.Monsignor D’Angiolo parla dell’ufficio pellegrinaggi come di «un piccolo gioiello che altre diocesi ci invidiano». I pellegrinaggi sono occasione di grazia – per dirla con le parole dell’arcivescovo, che ha aperto e chiuso la riunione. «E l’ufficio pellegrinaggi è strumento pastorale che tutta la diocesi è chiamata ad utilizzare» ha ricordato D’Angiolo a «Toscana Oggi» prima di invitare tutti a tavola dove si è concluso l’incontro.