Toscana

Pegaso d’oro a Virgo, la Toscana premia i «cacciatori» di onde gravitazionali di Cascina

«È un riconoscimento doveroso per un lavoro di ricerca che ha come fine la conoscenza dell’universo, e di cui tutta la Toscana è orgogliosa- ha spiegato il governatore-. È con grande emozione che voglio manifestare l’immensa gratitudine verso tutti gli scienziati che a Cascina, per anni, hanno reso un così alto servizio alla comunità scientifica nazionale ed internazionale». In questo momento, ha aggiunto, «non possiamo sapere quanti e quali effetti potranno avere le tecnologie sviluppate per osservare le onde gravitazionali, ma abbiamo la certezza che ci saranno». Tutto questo avviene in Toscana, «dove siamo incamminati verso la visione della nascita dell’universo e la nostra regione è nella squadra di comando di questa straordinaria avventura scientifica». Non è una coincidenza, ha concluso, «che ciò sia accaduto nei luoghi dove, poco più di quattro secoli fa, è nato Galileo Galilei, ideatore del metodo scientifico e primo scienziato a scrutare il cielo con un cannocchiale».

VIRGO nasce da un’idea del ricercatore scomparso pochi giorni fa Adalberto Giazotto e del francese Alain Brillet e ha rappresentato un grande passo avanti nella tecnologia degli interferometri, aprendo la strada proprio all’americano Advanced LIGO. Il captatore di onde gravitazionali VIRGO ha sede all’interno dell’European Gravitational Observatory di Cascina, fondato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) italiano e dal Centre National de la Recherche Scientifique (Cnrs) francese.

Giazzotto è stato, tra l’altro, il pioniere dell’idea di una rete globale di rivelatori. L’annuncio della storica scoperta delle onde gravitazionali era stato dato congiuntamente dalle collaborazioni scientifiche LIGO e VIRGO l’11 febbraio 2016 e, dallo scorso agosto, l’interferometro VIRGO si è unito ai due LIGO statunitensi nella raccolta dei dati, portando ad una nuova osservazione di onde gravitazionali.

L’Accademia delle Scienze svedese ha preso in considerazione il lavoro dei tre scienziati Rainer Weiss, Barry Barish e Kip S.Thorne che, per primi, il 14 settembre 2015, avevano misurato le onde gravitazionali, ovvero quel debolissimo segnale generato da un catastrofico evento avvenuto lontano, nel cosmo e che un secolo fa Einestein aveva previsto, su un piano solo teorico, nella sua teoria della «Relatività Generale». Nell’annunciare il conferimento del Premio Nobel, l’Accademia delle Scienze svedese aveva menzionato anche la collaborazione con VIRGO all’interno del centro toscano EGO.