Arezzo - Cortona - Sansepolcro
Pasqua: Migliavacca, “Nel buio, una luce”
L'omelia del vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro
“Le ombre del buio della nostra vita, del nostro mondo, della guerra, della malattia, della povertà sono attraversate da un annuncio che è luce e ti regala, oggi, proprio a te, e a questo nostro povero mondo impazzito una nuova speranza che è l’amore, la forza di amare del Risorto, ed è un amore che ha vinto la morte”. Sono le parole del vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Andrea Migliavacca nella Messa del giorno di Pasqua.
“È mattina di Pasqua anche per noi – ha affermato – e se non c’è il buio del cielo c’è ancora il buio in questo mondo. È il buio della guerra, è il buio di tante ingiustizie, è il buio della violenza, è il buio dei femminicidi, è il buio dell’inverno demografico che sta vivendo l’Europa e soprattutto l’Italia. È il buio di chi vive difficoltà sul lavoro, non ha a sufficienza per vivere; è il buio di chi è nella malattia o nel lutto, è il buio di chi perde un figlio, una figlia. È il buio del peccato, del nostro peccato e dei nostri fallimenti. È il buio ben protetto dalle nostre ferite, quelle che proprio hanno ferito l’amore. È mattina di Pasqua, ma è buio. Che delusione! Non ci si può aspettare nessuna buona notizia, nessun annuncio di speranza. Anche noi delusi e intristiti come Maria di Magdala”.
“La Pasqua – ha affermato – giorno di scoperte e annunci inattesi, insperati, capaci di regalare un nuovo vedere e soprattutto annunci che fanno correre, come la Maddalena e i due discepoli. Cioè, annunci che rimettono in cammino, aprono la strada, riaccendono la speranza, fanno vivere, creano comunione e fraternità e regalano il vedere della fede che è scorgere le tracce e l’amore del risorto tra di noi”.