Vita Chiesa

Pasqua: card. Betori, «C’è ancora posto per Cristo in questa città?»

«La verifica va fatta certamente anzitutto a livello della fede della comunità ecclesiale», ha osservato Betori che ha richiamato le parole pronunciate nella stessa cattedrale da Papa Francesco nel novembre del 2015, «quando – ha ricordato il cardinale – mise in guardia la Chiesa fiorentina e tutte le Chiese d’Italia dalla duplice tentazione del pelagianesimo e dello gnosticismo». «Chiedo oggi alla mia Chiesa quanto ancora siamo imprigionati in questi atteggiamenti, che ci impediscono di dare spazio tra noi a Cristo, al Risorto, e a metterci al servizio degli uomini e delle donne a cui egli ci ha inviati».

Sull’essere una Chiesa «umile, disinteressata e beata», una «Chiesa libera e aperta alle sfide del presente, mai in difensiva per timore di perdere qualcosa», Betori ha evidenziato che «come Chiesa fiorentina vogliamo verificarci» e «per tale motivo abbiamo aperto un Cammino sinodale, per il quale rinnovo l’invito al coinvolgimento di tutti».

L’arcivescovo ha poi invitato a «chiederci quanto l’aver sminuito la nostra frequentazione del Vangelo abbia impoverito la nostra visione del mondo e indotto a squilibri, tensioni, violenze, emarginazioni, poco amore per la nostra stessa città». «Solo se riconosciamo nel Risorto la vittoria dell’amore di Dio sul male – ha concluso – possiamo sperare, fondatamente, di poter sconfiggere anche i nostri mali. Alla fede nella realtà del Risorto ancoriamo la nostra speranza».