Vita Chiesa

Pasqua 2014: Bartolomeo I, «Non c’è vero progresso nella storia senza Dio»

«La storia del ventesimo secolo – prosegue il Patriarca – conferma tragicamente questa verità. L’umanità ha conosciuto l’orrore che proveniva dall’Europa Centrale con le migliaia di morti durante la Seconda Guerra Mondiale e le persecuzioni razziste». La lezioni del passato non sono state ascoltate e ancora «ai nostri giorni i tamburi di morte e delle tenebre risuonano accanitamente. Alcuni uomini credono che lo sterminio di altre persone siano un’azione lodevole e necessaria, ma s’ingannano miseramente. Purtroppo l’annientamento e la vessazione dei più deboli da parte dei più forti, prevale sulla piramide del mondo a venire. Più spesso sorprende la durezza e la mancanza di pietà di coloro che detengono le redini del mondo e di coloro che credono di dominarlo».

Ma la Pasqua ogni anno rinnova un messaggio di speranza per l’umanità schiacciata nel dolore. «Cristo – scrive infatti il Patriarca Bartolomeo – attraverso la sua morte sulla croce, ha invertito la piramide del mondo e in cima ad essa ha collocato la Croce. In cima si trova Lui stesso, poiché Egli stesso ha sofferto più di tutti gli uomini. Non vi fu uomo nel mondo che abbia sofferto quanto ha sofferto Cristo, il Dio-Uomo: ‘Umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce’». «Spesso nella storia dell’umanità – prosegue Bartolomeo -, vediamo signoreggiare le tenebre della morte, l’ingiustizia al posto della giustizia, l’odio e l’invidia al posto dell’amore e gli uomini a preferire l’odio infernale al posto della luce della Resurrezione». «In questo signoreggiare delle forze delle tenebre – conclude il Patriarca -, la Chiesa risponde con la grazia e la forza del Cristo Risorto. Colui che prese su Se stesso i mali e i patimenti di ciascun uomo, dà al mondo, attraverso la Sua Resurrezione anche la certezza che ‘è vinta la morte’».