Toscana
Parte da Barberino Val d’Elsa la riscossa dei piccoli Comuni
Troppo spesso dimenticati, ma esistono e sono vitali. Anzi, i piccoli comuni italiani costituiscono un sistema assolutamente indispensabile per il Paese. Così, per far risaltare questo ruolo, è arrivata domenica 6 maggio la festa “Voler bene all’Italia”, organizzata da Legambiente con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e celebrata dai dieci milioni di cittadini che vivono nei comuni con meno di 5.000 abitanti. La festa ha avuto avvio da Barberino Val d’ Elsa (Firenze), alla presenza del presidente del Senato, Franco Marini.
Proprio la Toscana, con 147 Comuni aderenti all’iniziativa, è d’altra parte un po’ l’esempio di come i piccoli centri possano garantire qualità della vita e vitalità economica e sociale. Lo conferma anche il crescente numero di cittadini che guarda alle piccole realtà come qualcosa di agognato. Gli stessi dati Istat mostrano un’inversione di tendenza: la migrazione si sposta dalla città alla campagna, con la popolazione che cresce nei piccoli comuni e diminuisce nelle grandi metropoli italiane. A dimostrarlo è poi il fatto, come risulta da un sondaggio reso noto dalla Coldiretti, che oltre metà degli italiani (56%) vorrebbe abitare in uno degli oltre 5.800 comuni con meno di 5.000 abitanti per realizzare il sogno di una fuga dalle città che coinvolge un numero crescente di persone (+4% rispetto allo scorso anno). Per il resto, soltanto il 10% degli italiani vorrebbe abitare in una grande metropoli, il 6% in una città con un numero di abitanti compreso tra 500.000 e 100.000 e il 28% in una con un numero di abitanti tra 100.000 e 5.000.
“Sono proprio i piccoli paesi – ha sottolineato il presidente di Legambiente, Roberto Della Seta – a testimoniare anche all’ estero l’arte, la tradizione, l’identità culturale dell’ Italia e, nello stesso tempo, a divenire promotori di modelli civici e di tecnologie all’avanguardia nel rispetto dell’ ambiente”.
La festa è stata anche l’occasione per riscoprire e valutare l’economia che ruota attorno a queste piccole realtà, fatta di autentiche eccellenze del made in Italy a cominciare dal business delle tipicità alimentari. Così, nell’arco della giornata, Coldiretti e Legambiente hanno allestito una ideale rassegna della tipicità agroalimentare nazionale che, dal Piemonte alla Sicilia, ha idealmente unito l’Italia dei sapori in un’ unica vetrina. Migliaia le degustazioni offerte agli ospiti nelle piazze dei borghi d’Italia con la possibilità di acquistare prodotti realizzati con metodi legati al territorio e tramandati di generazione in generazione. Un’iniziativa che ha coinvolto anche il presidente del Senato Marini il quale, a Barberino Val d’ Elsa, ha firmato l’appello lanciato da Slow Food e Coldiretti ai Parlamentari italiani a sostegno dell’applicazione dell’obbligo di indicare nelle etichette l’ origine degli alimenti previsto dalla legge 204 del 3 agosto 2004. (ANSA).