Vita Chiesa

Parrocchia, eucaristia, famiglia nei messaggi quaresimali dei vescovi toscani

La parrocchia, l’Eucaristia, la famiglia: sono molti gli argomenti affrontati dai vescovi toscani nei messaggi rivolti alle rispettive diocesi in occasione della Quaresima o in preparazione alla Pasqua.

Antonelli: «In famigliausiamo bene la tv»E’ dedicata a «famiglia e tv» la lettera che il cardinale Ennio Antonelli ha rivolto alla diocesi di Firenze, e che in questi giorni viene recapitata dai parroci durante le benedizioni alle famiglie. «Vengo nella vostra casa con questa mia lettera per aiutarvi a convivere con quell’ospite fisso che è la televisione. Spesso un ospite assai ingombrante che occupa più di una stanza e rimane attivo per troppe ore al giorno». Queste le prime parole del documento che offre ai genitori «alcuni consigli per aiutarvi a guidare i vostri figli a un rapporto consapevole e sensato con i media, a un uso che sia, come raccomanda il Papa, “moderato, critico, vigile e prudente”». Binini: «La Misericordia non è fuori moda»E’ la misericordia il tema del messaggio del vescovo Eugenio Binini alla diocesi di Massa Carrara Pontremoli. Un termine fuori moda, scrive Binini, ma ricco di significato per i cristiani. Un termine che coinvolge la famiglia («il nido dove nasce istintivamente e si coltiva la misericordia»), i giovani, ma anche la politica. Ai politici, scrive il vescovo, chiediamo: «Non ci tradite. Il pragmatismo e il realismo, Dio non voglia l’avidità e l’interesse, non vi condannino a vivere sotto una pesante e inquietante maschera». Giovannetti: «Parrocchie, comunità in missione»Le parrocchie, comunità in missione: è questo il titolo della lettera quaresimale del vescovo di Fiesole Luciano Giovannetti. Il messaggio è un invito a centrare la vita della comunità cristiana intorno all’Eucaristia, ma anche un richiamo alla «conversione pastorale» resa necessaria dal nuovo contesto sociale e culturale: «In mezzo a una cultura fondata sull’indifferenza e sulla crisi dei valori, la comunità cristiana è ancora oggi depositaria della buona notizia del Vangelo e del mandato di portare questa parola di slavezza fino ai confini del mondo». Plotti: «Non bastano elemosine e fioretti»Per la Quaresima, scrive l’arcivescovo di Pisa Alessandro Plotti nel messaggio rivolto attraverso le pagine diocesane di Toscanaoggi, «non basta certo fare qualche fioretto, destinare qualche spicciolo ai poveri, frequentare un po’ di più la chiesa, confessarsi per fare qualche generico buon proposito che poi difficilmente si mantiene; vivere la Quaresima significa mettere la nostra vita sotto inchiesta, cioè esaminarci con coraggio e totale sincerità su ciò che ispira e nutre i nostri pensieri, i sentimenti più intimi del nostro cuore; chiedersi se Gesù Cristo e il suo Vangelo hanno ancora un senso e costituiscono un punto sostanziale di riferimento per la nostra vita quotidiana». Simoni: «Mai senza domenica»L’anno dell’Eucaristia e il «Giorno del Signore» sono il tema della «Lettera alle famiglie, e anzi ad ogni persona di Prato» che il Vescovo mons. Simoni ha scritto in occasione della benedizione pasquale. Il titolo fa eco alla recente lettera della Cei «Senza la domenica non possiamo vivere». Ai cristiani il Vescovo chiede «di rendere le nostre parrocchie e gli ambienti ecclesiali, soprattutto la domenica, luoghi di incontro, di festa, di serenità, di fraternità, di accoglienza. Luoghi alternativi alle insidiose solitudini d’oggi, agli affanni di oggi, anche agli attraenti centri del consumo e del divertimento che rendono qualche servizio ma a costo, spesso, di catturare ore e ore della vita e annebbiare lo spirito». Ma la vera protagonista della domenica è la famiglia. E nel salutare tutti il Vescovo si rivolge anche a chi non è unito dal Sacramento del matrimonio e alle coppie di fatto: «Ciascuno, più o meno convinto o trascinato, faccia le sue scelte, ma non esiga che si cambino i connotati delle cose», perché «la famiglia è la famiglia».

Famiglia e televisione, la «lettera» del card. Antonelli

Una Quaresima di silenzio per ascoltare il bisogno di Dio