Vita Chiesa

PARROCCHIA E SOCIETÀ: «LETTERA DELLA PARROCCHIA» (CONVEGNO COP) ALLE ISTITUZIONI

“Siamo quelli della parrocchia, anzi siamo la parrocchia, abitiamo nella stessa strada, frequentiamo gli stessi spazi, viviamo le stesse stagioni e forse non ci siamo mai parlati”. Comincia così la “lettera della parrocchia” indirizzata dal Cop (Centro di Orientamento Pastorale) “alle istituzioni del territorio”, a termine della 54a Settimana nazionale di aggiornamento pastorale, conclusasi ieri a Chianciano sul tema “Parrocchia, territorio, società”. Il documento esordisce partendo dalla voglia di “missionarietà”, pur senza invasioni di campo: “Non vogliamo – si legge nella lettera – farci i fatti nostri, il nostro centro non è la sacrestia, a noi sta a cuore la vita della gente come a voi, abbiamo imparato a lavorare in rete, abbiamo scoperto che le nostre risorse migliori sono le famiglie, i nostri ragazzi e i giovani, le relazioni personali che sappiamo attivare casa per casa, e l’amicizia con gli anziani, il clima di famiglia che riusciamo ancora a costruire”. “Possiamo lavorare assieme per il bene di tutti”, è l’auspicio della parrocchia rivolto alle istituzioni: “Non ci rivolgiamo a voi perché abbiamo bisogno di finanziamenti né ci fa piacere vi facciate vivi solo quando vi servono dei voti. Non ci vogliamo usare gli uni gli altri, anche noi come tutti mettiamo al centro le persone, abbiamo molte cose che ci uniscono. Vogliamo far crescere la stima per una politica come nuovo progetto di vita, come solidarietà per i più deboli, come stile di pace nei nostri rapporti, come speranza per le giovani generazioni”. “Non abbiate paura della fede che noi viviamo”, è la conclusione della lettera scritta idealmente dalla parrocchia al mondo istituzionale: “Tiene sempre alta la dignità umana e dà forza al perdono e alla pace. Se qualche volta vi sembrerà che risultiamo incomprensibili, sappiate che è perché il nostro Dio è un crocifisso risorto e non è funzionale a nessun assetto che si offre come definitivo e concluso della speranza della vita”.Sir

Cop, Lettera alle istituzioni del territorio