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Parlamento Ue: sì a Ecosur. Mulder-Malmström: «Sicurezza e tutela migrantiÌ

«Solo con un sistema di sorveglianza paneuropeo noi potremo impedire che il Mediterraneo diventi un cimitero di rifugiati»: Jan Mulder, eurodeputato dei Paesi Bassi, si dice soddisfatto per il voto (479 voti a favore, 101 contro, 20 astensioni) con il quale il Parlamento europeo ha approvato oggi, in chiusura di sessione plenaria, il sistema Eurosur per il controllo delle frontiere. 

«La rete di comunicazione assicurata da Eurosur», che consentirà una scambio di informazioni in tempo reale fra i Paesi aderenti, «è concepita per prevenire e contrastare l’immigrazione illegale ma anche per salvare vite umane». Con l’approvazione odierna, il sistema potrà entrare in vigore il prossimo 2 dicembre per 18 Paesi (Bulgaria, Italia, Finlandia, Estonia, Grecia, Francia, Spagna, Croazia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia). Per gli altri Stati la data indicata è il dicembre 2014. Dopo il voto dell’Assemblea, Cecilia Malmström, commissaria agli affari interni, commenta: «Tutti noi abbiamo dinanzi agli occhi le terribili immagini della recente tragedia di Lampedusa. Non dimenticherò mai quei 280 feretri che ho visto ieri sull’isola. È tremendo assistere alla perdita di tante vite umane in circostanze così tragiche».

Per questo, prosegue Malmström, «l’Ue deve intensificare gli sforzi per prevenire tragedie del genere e insieme agli Stati membri prendere importanti decisioni e mostrarsi solidale con i migranti e con i Paesi più esposti ai flussi migratori». Eurosur rappresenta dunque «un passo decisivo perché permetterà di proteggere le nostre frontiere esterne e aiutare quanti rischiano la vita pur di raggiungere le nostre coste. Questo nuovo strumento rafforzerà lo scambio di informazioni e la cooperazione a diversi livelli: nazionale, tra gli Stati membri, e tra questi e l’Agenzia per le frontiere dell’Unione, Frontex». I nuovi centri nazionali di coordinamento e Frontex «si scambieranno immediatamente informazioni su incidenti e pattugliamento. Così facendo avremo non solo più possibilità di prevenire reati transfrontalieri quali il traffico di droga e la tratta di esseri umani, ma sarà anche più facile individuare le piccole imbarcazioni di migranti in pericolo e fornire loro assistenza».