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Parlamento Ue: commemorazione Sassoli. Letta, “Il sorriso – il suo; gli occhi – quelli degli altri; le parole – di coloro che non hanno voce”

La cerimonia era iniziata con un intervento della presidente vicaria, Roberta Metsola, e un video che ha ricostruito alcune tappe dell'ex presidente

“Il sorriso, gli occhi, le parole. Con questo trittico voglio iniziare questo discorso in memoria di David”. Enrico Letta, già premier italiano ed ex europarlamentare, ha tenuto la commemorazione ufficiale dello scomparso presidente David Sassoli, dinanzi all’emiciclo di Strasburgo. La cerimonia era iniziata con un intervento della presidente vicaria, Roberta Metsola, e un video che ha ricostruito alcune tappe della presidenza Sassoli. “Il sorriso – il suo; gli occhi – quelli degli altri; le parole – di coloro che non hanno voce”. Letta ha affermato: “Il sorriso, il suo, è stato un regalo speciale, ed è il primo pensiero che ci passa per la mente quando pensiamo a David. È l’immagine che ne trasmette la forza e la serenità. Il suo sorriso era un dono innato, ma il suo sorriso era soprattutto uno stato d’animo. Era un sorriso accogliente. Era il sorriso della comprensione. Era il sorriso di benevolenza e coerenza”. “Il sorriso di chi cerca sempre il bene in ogni evento, che è presente in ogni incontro e in ogni persona. Questo sorriso ci ha commosso, rassicurato e dato speranza”.

“Gli occhi. Quelle degli altri. Quelli che David cercava, guardava e incontrava. Questi occhi che raccontano i drammi del nostro tempo. […] David aveva questo grande dono di guardare oltre, sapeva non fermarsi alle apparenze e sapeva arrivare alla sostanza”. E poi la parola: “Quella dei senza voce. Tutta la sua vita è stata dedicata a dare parole ai senza voce. Donare speranza a chi non ne ha. Questa predisposizione istintiva verso gli altri si rifletteva nella vita di David attraverso la costruzione incessante di spazi di dialogo e la pratica instancabile dell’ascolto”. 

“È ovviamente in Europa che David ha trovato la sua dimensione più naturale”, ha proseguito Letta. “Cos’è l’Europa se non il progetto politico di uno spazio di dialogo tra persone e Paesi diversi, costruito su valori comuni di solidarietà e reciprocità? L’Europa è apertura. David, quindi, ha colto un punto fondamentale dell’identità europea quando ha detto che ‘l’Europa è potente solo quando non si chiude su se stessa’”. Letta ha affermato che i funerali di Stato di Sassoli “hanno rappresentato un incredibile momento di unità del nostro Paese. La cerimonia di venerdì scorso a Roma è stata un inno all’Europa. Anche nel momento finale, David ci ha lasciato una grande eredità. Quel giorno, con quella bandiera europea, quel sentire tante lingue che si intrecciavano, abbiamo tutti sentito davvero che l’Europa non è solo direttive, istituzioni e acronimi. No. L’Europa sono innanzitutto le sue persone, le sue anime, i suoi cuori. Sì, abbracci, emozioni, sorrisi”. 

“Questi giorni di lutto sono per l’Italia anche quelli della difficile scelta del o della Presidente della Repubblica, colei o colui che prenderà il testimone di un Presidente dalle eccezionali doti come Sergio Mattarella. Proprio in questi giorni si sono moltiplicate le voci di chi pensa che proprio David sarebbe stato quel Presidente da eleggere. Voci di ogni orientamento politico. Io, parlando di questo tema con lui stesso un mese fa, registrai il suo sorriso e una frase che tengo nel mio cuore. La lezione che traggo è che la politica deve sapere guardare oltre: oltre l’apparenza e l’immediatezza. E fare scelte coraggiose. Perché quella scelta che appare ovvia ai più, oggi che David non c’è più, ieri non lo appariva”.