(ASCA) – L’isola di Montecristo è il cuore del Parco dell’Arcipelago toscano e va salvaguardata, per questo è improponibile aumentare il numero dei visitatori annui. Lo spiega il presidente del Parco, Mario Tozzi, a proposito della proposta lanciatra dal ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo, di creare per l’isola un circuito turistico assolutamente d’elitè” da cui ricavare oltre un milione di euro l’anno. Ogni volta che si parla dell’isola di Montecristo si riaprono vecchie questioni che, evidentemente, covano sotto la cenere mai spenta dell’assalto alla natura incontaminata, commenta Tozzi che ribadisce come l’isola non sia affatto inaccessibile, né riservata ai soli vip, come ormai è luogo comune, anzi: grazie al Parco, e in accordo con il Comune di Portoferraio, dal 2008, 100 residenti di Portoferraio e 300 studenti delle scuole dell’Arcipelago, una volta l’anno, possono visitare l’isola con il supporto di guide esperte e del Corpo Forestale dello Stato. Il numero complessivo delle visite è di mille unità annuali, cui si aggiungono altre centinaia di accessi limitati a una discesa a terra: in tutto meno di duemila persone ogni anno posso regolarmente scendere su Montecristo nell’ambito di visite ambientalmente consapevoli. Inoltre l’accesso è sempre consentito per finalità di studio, ricerca e documentazione. L’isola è stata sì chiusa, ma quando era bandita di caccia dei reali d’Italia o di aristocratici notabili, o quando è stata sede di colonia penale. E sottolinea: Forse non tutti sanno che Montecristo è, ancora prima che Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano dal 1996, Riserva Naturale dello Stato (DM 4 marzo 1971), Riserva naturale biogenetica dal 1977, ZPS (Direttiva79/409/CEE) IT5160015), SIC (Direttiva 92/43/CEE) IT5150014. In tutto il mondo le aree protette hanno sempre un ‘cuore selvaggio’ inaccessibile che però rende pregio a tutto il resto: Montecristo è il cuore selvaggio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e per questa ragione è giustificata la sua accessibilità regolamentata. L’area è diplomata dal Consiglio d’Europa dal 1988. Per tutte queste ragioni, al di là delle opinioni di chi presiede e dirige l’ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, non è possibile incrementare il numero dei visitatori al di là della capacità di carico già decretata. Inoltre il 2 luglio 2008 il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha rinnovato il diploma europeo delle aree protette all’Isola di Montecristo fino al 12 giugno 2018. Il Diploma europeo delle aree protette è un riconoscimento internazionale, nato in seno al Consiglio d’Europa a partire dal 1965, e riservato alle aree protette e agli spazi naturali e semi naturali o paesaggi che abbiano un interesse europeo eccezionale dal punto di vista della conservazione della diversità biologica geologica o paesaggistica. Il Consiglio d’Europa, nell’attribuire alla riserva il Diploma Europeo per la conservazione dell’ambiente, ha imposto, fra l’altro di non superare il limite annuale di 1000 visitatori. Non è quindi, a maggior ragione, possibile alcun incremento dei visitatori, pena la decadenza del riconoscimento di eccellenza ambientale europeo.