Vita Chiesa

PAPA: VIOLARE I DIRITTI DEI POVERI È UN DELITTO RELIGIOSO

Violare i “diritti dei poveri” è un “delitto religioso”, oltre che “un atto politicamente scorretto e moralmente iniquo”. Lo ha detto oggi il Papa, che nel corso della tradizionale udienza generale ha commentato il Salmo 71, definendolo “un canto regale che i Padri della Chiesa hanno meditato e reinterpretato in chiave messianica”. Al centro del brano biblico, ha spiegato Giovanni Paolo II, c’è l’ ”Intensa invocazione corale a Dio perché conceda al sovrano quel mondo che è fondamentale per il buon governo, la giustizia”, che “si esplica soprattutto nei confronti dei poveri che di solito sono invece le vittime del potere”, ha ammonito il Santo Padre. “Se si violano i diritti dei poveri, non si compie solo un atto politicamente scorretto e moralmente iniquo”, è infatti l’ammonizione papale: “Per la Bibbia si perpetra anche un atto contro Dio, un delitto religioso, perché il Signore è il tutore e il difensore dei miseri e degli oppressi, delle vedove e degli orfani, cioè di coloro che non hanno protettori umani”. Quello di Dio, ha ricordato il Pontefice, è “un regno fecondo e sereno, ma se, è preposto all’insegna di quei valori che sono capitali: la giustizia e la pace. Sono questi – ha concluso il Papa – i segni dell’ingresso del Messia nella nostra storia”. Sir