Papa Francesco
Papa: “prognosi sciolta”, “quadro resta complesso”
“Continua terapia farmacologica in ospedale”. Non è in imminente pericolo di vita

“Prognosi sciolta” sulle condizioni di salute del Santo Padre. Lo rende noto il bollettino diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede sul venticinquesimo giorno di degenza del Papa al Policlinico Gemelli. “Le condizioni cliniche del Santo Padre continuano ad essere stabili”, si legge infatti nel bollettino odierno: “I miglioramenti registrati nei giorni precedenti si sono ulteriormente consolidati, come confermato sia dagli esami del sangue che dall’obiettività clinica e dalla buona risposta alla terapia farmacologica. Per tali motivi i medici nella giornata di oggi hanno deciso di sciogliere la prognosi”. “Tuttavia, in considerazione della complessità del quadro clinico e dell’importante quadro infettivo presentato al ricovero, sarà necessario continuare, per ulteriori giorni, la terapia medica farmacologica in ambiente ospedaliero”, precisano i medici. “Questa mattina il Santo Padre ha potuto seguire gli Esercizi spirituali in collegamento con l’Aula Paolo VI, ha poi ricevuto l’Eucarestia e si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato per un momento di preghiera”, il riassunto della giornata odierna: “Nel pomeriggio si è nuovamente unito agli Esercizi spirituali della Curia, seguendo in collegamento video. Durante la giornata ha alternato la preghiera al riposo”.
“Papa Francesco non è in imminente pericolo di vita per quanto riguarda l’infezione respiratoria con cui è arrivato in ospedale e stando al quadro clinico attuale. Ma ciò non significa che non possano esserci altri pericoli”, perché “il quadro clinico resta complesso”. Lo riferiscono fonti vaticane in merito al venticinquesimo giorno di ricovero del Papa al Gemelli per una polmonite bilaterale. “In questa situazione di stabilità, i medici non vedono dei pericoli imminenti”, e questo – a quanto si apprende – è il motivo per cui sciolgono la prognosi, ma anche quello per cui si ritiene necessario continuare la terapia farmacologica e antibiotica ospedaliera per alcuni giorni, considerando oltretutto che si tratta di un uomo di 88 anni. “Anche nello sciogliere la prognosi, c’è una cautela, perché c’è un quadro complesso che può generare altri pericoli”, puntualizzano le stesse fonti, precisando che “almeno dal punto di vista respiratorio la situazione è giudicata stabile”. Per il momento i medici mantengono lo stesso tipo di ventilazione utilizzata nei giorni scorsi, e cioè la ventilazione meccanica non invasiva di notte e l’ossigenazione ad alti flussi di giorno. Il Papa, a quanto si apprende, è “di umore buono”.